Omaggio a Cazuza, poeta "maudito" del rock

 

 

traduzione di Bruno Persico

 

 

 

        I testi che pubblichiamo in questo numero sono dedicati a un grande "maudito" della scena rock brasiliana: personaggio scomodo e poeta che seppe interpretare come pochi la realtà brasiliana degli anni '80, scomparso da un decennio, ma di cui si avverte ancora l'assenza. Figlio di un produttore discografico, Cazuza è cresciuto ascoltando musica. Negli anni '70 trascorse un periodo in Inghilterra, da cui tornò innamorato dei Led Zeppelin e di Janis Joplin che là aveva ascoltato per la prima volta. In seguito si recò negli Stati Uniti e, a iniziare dai primi anni '80, diventò vocalista del gruppo brasiliano Barão Vermelho, che immediatamente si impose sulla scena grazie anche alle sue composizioni. Dal 1985 iniziò la sua carriera solistica registrando cinque dischi in soli quattro anni. Nel 1989 fu il primo artista brasiliano ad ammettere di essere affetto dall'Aids  collaborando a una campagna contro la sua diffusione. Dopo la sua morte sua madre costituì la società "Viva Cazuza" di sostegno ai bambini malati di Aids. Nel 1990 è uscito il Songbook di Cazuza edito da "Lumiar", e nel 1997 Cassia Eller ha registrato il cd "Veneno Antimonotonia", composto interamente da brani del musicista scomparso. 

 

 

Il tempo non si ferma



Sparo contro il sole
Sono forte, sono per caso,
La mia mitragliatrice è piena di ferite
Sono colui
Che è stanco di correre
Nella direzione opposta
Senza podio d'arrivo o bacio di fidanzata
Sono solo uno di più
Ma se credi
Che io sia sconfitto
Sappi che sto ancora lanciando i dadi
Perché il tempo, il tempo non si ferma
Giorni sì, giorni no,
Sopravviverò senza un graffio,
Della carità di chi mi odia
La tua piscina è piena di topi
Le tue idee non corrispondono ai fatti
Il tempo non si ferma
Vedo il futuro che ripete il passato
Vedo un museo di grandi novità
Il tempo non si ferma
Non si ferma, no, non si ferma.
Non ho date da commemorare
A volte le mie giornate sono tutte uguali
Cerco un ago in un pagliaio
Nelle notti di freddo è meglio non nascere
In quelle di caldo si sceglie: o uccidere o morire
E così diventiamo brasiliani
Ci chiamano ladri, froci, drogati,
Trasformano il paese intero in un puttanaio
E' così che si fanno più soldi
La tua piscina è piena di topi
Le tue idee non corrispondono ai fatti
Il tempo non si ferma
Vedo il futuro che ripete il passato
Vedo un museo di grandi novità
Il tempo non si ferma
Non si ferma, no, non si ferma.

O tempo não pára 
Arnaldo Brandão/ Cazuza - 1989



Disparo contra o sol 
Sou forte, sou por acaso 
Minha metralhadora cheia de mágoas 
Eu sou o cara 
Cansado de correr 
Na direção contrária 
Sem pódio de chegada ou beijo de namorada 
Eu sou mais um cara 
Mas se você achar 
Que eu tô derrotado 
Saiba que ainda estão rolando os dados 
Porque o tempo, o tempo não pára 
Dias sim, dias não 
Eu vou sobrevivendo sem um arranhão 
Da caridade de quem me detesta 
A tua piscina tá cheia de ratos 
Tuas idéias não correspondem aos fatos 
O tempo não pára 
Eu vejo o futuro repetir o passado 
Eu vejo um museu de grandes novidades 
O tempo não pára 
Não pára, não, não pára 
Eu não tenho data pra comemorar 
Às vezes os meus dias são de par em par 
Procurando agulha no palheiro 
Nas noites de frio é melhor nem nascer 
Nas de calor, se escolhe: é matar ou morrer 
E assim nos tornamos brasileiros 
Te chamam de ladrão, de bicha, maconheiro 
Transformam o país inteiro num puteiro 
Pois assim se ganha mais dinheiro 
A tua piscina tá cheia de ratos 
Tuas idéias não correspondem aos fatos 
O tempo não pára 
Eu vejo o futuro repetir o passado 
Eu vejo um museu de grandes novidades 
O tempo não pára 
Não pára, não, não pára 

 

 

Blues della pietà


Voglio cantare per i disgraziati
Che vagano sconfitti per il mondo
Per questi semi mal piantati
Che nascono già con facce di abortiti
Per gli uomini con un'anima minuscola
Afflitti dai piccoli problemi
Alla perenne ricerca di ciò che non hanno
Per coloro che vedono la luce
Che però non illumina le loro mini certezze
Per chi vive contando i soldi
E rimane tale anche se c'è luna piena
Per chi non è capace di amare
E passa la vita aspettando
Qualcuno che corrisponda alla persona dei suoi sogni
Come varici che vanno aumentando
Come insetti intorno ad una lampada
Chiediamo pietà
Signore, pietà,
Per questa gente bigotta e codarda
Chiediamo pietà,
Signore, pietà,
Dà loro grandezza e un po' di coraggio.
Voglio cantare solo per i deboli
Che stanno al mondo e hanno perso il viaggio
Voglio cantare il blues
Con il pastore e il bumbo in piazza
Chiediamo pietà
Per questo incendio sotto una pioggia rada
Siamo uguali nella disgrazia
Cantiamo il blues della pietà
Chiediamo pietà
Signore, pietà,
Per questa gente bigotta e codarda
Chiediamo pietà,
Signore, pietà,
Dà loro grandezza e un po' di coraggio.

Blues da piedade 
Frejat/ Cazuza - 1988


Agora eu vou cantar pros miseráveis 
Que vagam pelo mundo derrotados 
Pra essas sementes mal plantadas 
Que já nascem com cara de abortadas 
Pras pessoas de alma bem pequena 
Remoendo pequenos problemas 
Querendo sempre aquilo que não têm 
Pra quem vê a luz 
Mas não ilumina suas mini-certezas 
Vive contando dinheiro 
E não muda quando è lua cheia 
Pra quem não sabe amar 
Fica esperando 
Alguém que caiba no seu sonho 
Como varizes que vão aumentando 
Como insetos em volta da lâmpada 
Vamos pedir piedade 
Senhor, piedade 
Pra essa gente careta e covarde 
Vamos pedir piedade 
Senhor, piedade 
Lhes dê grandeza e um pouco de coragem 
Quero cantar só para as pessoas fracas 
Que tão no mundo e perderam a viagem 
Quero cantar o blues 
Com o pastor e o bumbo na praça 
Vamos pedir piedade 
Pois há um incêncio sob a chuva rala 
Somos iguais em desgraça 
Vamos cantar o blues da piedade 
Vamos pedir piedade 
Senhor, piedade 
Pra essa gente careta e covarde 
Vamos pedir piedade 
Senhor, piedade 
Lhes dê grandeza e um pouco de coragem 

 

 

Ideologia


Il mio partito
È un cuore spezzato
Ogni illusione è andata perduta
E i miei sogni sono stati tutti venduti
Per pochi soldi, difficile crederci,
Difficile crederci.
E quel ragazzo che voleva cambiare il mondo
(cambiare il mondo)
Frequenta ora le feste del "Grand Monde"
I miei eroi son morti di overdose
I miei nemici han preso il potere
Ideologia 
Me ne serve una per vivere
Ideologia 
Me ne serve una per vivere
Il mio piacere
Ora è rischiare la vita
Ma il sex and drugs non hanno più alcun rock'n roll
Devo pagare il conto allo psicologo
Per non dover più sapere chi sono 
Dato che quel ragazzo che voleva cambiare il mondo
(cambiare il mondo)
Assiste ora allo show in cima al muro.
I miei eroi son morti di overdose
I miei nemici han preso il potere
Ideologia 
Me ne serve una per vivere
Ideologia 
Me ne serve una per vivere

Ideologia 
Frejat/ Cazuza - 1988

Meu partido 
É um coração partido 
E as ilusões estão todas perdidas 
Os meus sonhos foram todos vendidos 
Tão barato que eu nem acredito 
Eu nem acredito 
Que aquele garoto que ia mudar o mundo 
(Mudar o mundo) 
Frequenta agora as festas do "Grand Monde" 
Meus heróis morreram de overdose 
Meus inimigos estão no poder 
Ideologia 
Eu quero uma pra viver 
Ideologia 
Eu quero uma pra viver 
O meu prazer 
Agora é risco de vida 
Meu sex and drugs não tem nenhum rock 'n' roll 
Eu vou pagar a conta do analista 
Pra nunca mais ter que saber quem sou eu 
Pois aquele garoto que ia mudar o mundo 
(Mudar o mundo) 
Agora assiste a tudo em cima do muro 
Meus heróis morreram de overdose 
Meus inimigos estão no poder 
Ideologia 
Eu quero uma pra viver 
Ideologia 
Eu quero uma pra viver 

 

 

Tutto l'amore di questa vita


Voglio la fortuna di un amore tranquillo
Al sapore di un morso di frutta
Noi cacciatori, ci dondoliamo in un'amaca
Spegnendo la sete nella saliva
Essere il tuo pane, il tuo cibo
Tutto l'amore di questa vita
E qualche spicciolo che dia garanzia
Essere artisti nel nostro convivio
Per l'inferno e il cielo di ogni giorno
Per la poesia che non viviamo
Trasformare la noia in melodia
Essere il tuo pane, il tuo cibo
Tutto l'amore di questa vita
E un veleno anti-monotonia
E se trovassi la tua fonte nascosta
Ti raggiunga in pieno il miele e la ferita
E il corpo intero come un uragano
Bocca, nuca, mano, e la tua mente, no,
Essere il tuo pane, il tuo cibo
Tutto l'amore di questa vita
E una medicina che mi dia allegria.

Todo o amor que houver nesta vida 
Frejat/ Cazuza - 1982


Eu quero a sorte de um amor tranquilo 
Com sabor de fruta mordida 
Nós na batida, no embalo da rede 
Matando a sede na saliva 
Ser teu pão, ser tua comida 
Todo amor que houver nessa vida 
E algum trocado pra dar garantia 
E ser artista no nosso convívio 
Pelo inferno e céu de todo dia 
Pra poesia que a gente não vive 
Transformar o tédio em melodia 
Ser teu pão, ser tua comida 
Todo amor que houver nessa vida 
E algum veneno anti-monotonia 
E se eu achar a sua fonte escondida 
Te alcance em cheio o mel e a ferida 
E o corpo inteiro feito um furacão 
Boca, nuca, mão, e a tua mente, não 
Ser teu pão, ser tua comida 
Todo amor que houver nessa vida 
E algum remédio que me dê alegria 

 

 

Un treno per le stelle



Sono le sette del mattino
Vedo il Cristo dalla finestra
Il sole ha già spento la sua luce
E il popolo là in basso aspetta
Nelle file degli autobus
Alla ricerca di una meta
Sono tutti ciceroni
Corrono per non desistere
Dai loro salari di fame
E la speranza che possiedono 
In questo film nella parte di comparse
Tutti vogliono volersi bene
In un treno per le stelle
Dopo le navi dei trafficanti di schiavi
Altre correnti
Che strano il tuo Cristo, Rio
Che ci guarda da lontano
Con le braccia sempre aperte
Ma senza proteggere nessuno
Voglio tappezzare le pareti
Del mio misero appartamento 
Con fogli di giornale
Per vedere che non è una cosa seria
Voglio disprezzare
Quelli che mi hanno insegnato
Che la tristezza è un modo
Per poterci poi salvare
In un treno per le stelle
Dopo le navi dei trafficanti di schiavi
Altre correnti

Um trem para as estrelas 
Cazuza/ Gilberto Gil - 1988



São 7 horas da manhã 
Vejo Cristo da janela 
O sol já apagou sua luz 
E o povo lá embaixo espera 
Nas filas dos pontos de ônibus 
Procurando aonde ir 
São todos seus cicerones 
Correm pra não desistir 
Dos seus salários de fome 
É a esperança que eles tem 
Neste filme como extras 
Todos querem se dar bem 
Num trem pras estrelas 
Depois dos navios negreiros 
Outras correntezas 
Estranho o teu Cristo, Rio 
Que olha tão longe, além 
Com os braços sempre abertos 
Mas sem protejer ninguém 
Eu vou forrar as paredes 
Do meu quarto de miséria 
Com manchetes de jornal 
Pra ver que não é nada sério 
Eu vou dar o meu desprezo 
Pra você que me ensinou 
Que a tristeza é uma maneira 
Da gente se salvar depois 
Num trem pras estrelas 
Depois dos navios negreiros 
Outras correntezas 

 

 

Il Brasile insegnerà al mondo



In tutto il mondo vi sono tragedie
E il pianeta è in agonia
La disperazione degli africani
La colpa degli americani
Il Brasile insegnerà al mondo
La convivenza tra le razze
Neri, bianchi, ebrei, palestinesi,
Qui da noi non ci sono rancori
Si trova sempre il modo giusto per ogni cosa
Si trova sempre il modo giusto per ogni cosa
Si trova sempre il modo giusto per ogni cosa
Il Brasile insegnerà al mondo
L'arte di vivere senza guerre
E di essere allegri, nonostante tutto,
A rispettare il proprio fratello
Il Brasile deve imparare con il mondo
E il Brasile insegnerà al mondo
Il mondo imparerà con il Brasile
Il Brasile deve imparare con il mondo
Ad essere meno pigro
A rispettare le leggi
E loro devono imparare ad essere allegri
E a conversare di più con Dio

O Brasil vai ensinar ao mundo 
João Rebouças/ Cazuza - 1991


No mundo inteiro há tragédias 
E o planeta tá morrendo 
O desespero dos africanos 
A culpa dos americanos 
O Brasil vai ensinar o mundo 
A convivência entre as raças 
Preto, branco, judeu, palestino 
Porque aqui não tem rancor 
E há um jeitinho pra tudo 
E há um jeitinho pra tudo 
Há um jeitinho pra tudo 
O Brasil vai ensinar ao mundo 
A arte de viver sem guerra 
E, apesar de tudo, ser alegre 
Respeitar o seu irmão 
O Brasil tem que aprender com o mundo 
E o Brasil vai ensinar ao mundo 
O mundo vai aprender com o Brasil 
O Brasil tem que aprender com o mundo 
A ser menos preguiçoso 
A respeitar as leis 
Eles têm que aprender a ser alegres 
E a conversar mais com Deus