Indimenticabile Clara La grande interprete scomparsa, che quest'anno avrebbe compiuto 60 anni, ha legato il proprio nome alla storia del samba
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Clara
Nunes è stata una delle poche cantanti che sono riuscite a legare così
profondamente il proprio nome e la propria personalità alla storia del
samba. E un numero ancora più ridotto di artisti della Musica popolare brasiliana
(Mpb) ha meritato tanta devozione e onori dopo la morte, come accade con
lei Se fosse ancora viva, la cantante che è morta a causa di uno shock anafilattico durante una chirurgia delle vene, sarebbe un altro grande nome ad aggiungersi alla schiera di "mostri sacri" della Mpb appartenenti alla generazione di sessantenni come Chico Buarque, Gilberto Gil, Milton Nascimento, Caetano Veloso, Jorge Ben, Paulinho da Viola, tra gli altri. Al tempo della sua scomparsa Clara si trovava nell´auge della sua carriera e aveva lanciato il disco Nação solo pochi mesi prima di morire. Nata il 12 agosto 1943 a Cedro, frazione di Paraopeba, attuale Caetanópolis, nello stato di Minas Gerais, Clara Francisca ha avuto un´infanzia molto felice anche se povera. Nella sua vita la musica è stata sempre presente: suo padre, Manoel Pereira de Araújo, era un noto musicista della zona, e è stato proprio con lui che Clara ha fatto i suoi primi passi nella musica. Tutto cominciò nel 1959 quando lavorava presso un´industria e decise di iscriversi al concorso A Voz de Ouro ABC (La Voce di Oro ABC), del quale vinse la tappa mineira e conquistò il terzo posto nella città di San Paolo. Da quel momento riuscì ad ottenere un impiego presso una radio di Belo Horizonte oltre che a operare come intrattenitrice in alcuni locali della città. Nel
1965 si trasferì a Rio de Janeiro, dove incise il suo primo disco, che
contava su un repertorio tra bolero e samba. Negli anni ´70 svoltò
decisamente a favore del samba, dopo aver partecipato ad alcuni lavori di
genere musicale indefinito. Nel ´74 il suo disco vendette Da questo periodo in poi iniziò a lanciare un nuovo disco ogni anno, tutti con grandi vendite e interpretazioni consacrate come: "Juízo Final" (Nelson Cavaquinho/ Élcio Soares), "Coração Leviano" (Paulinho da Viola) e "Morena de Angola" (Chico Buarque). È rimasta famosa anche per le sue canzoni basate su temi come il candomblé (che fu la sua religione) e per i suoi vestiti caratteristici, sempre bianchi e accompagnati da collane di origine africana. Tra gli altri suoi successi ricordiamo: "Você Passa e Eu Acho Graça" (Ataulfo Alves/Carlos Imperial), "Ê Baiana", "Ilu Ayê - Terra da Vida", "Tristeza, Pé no Chão" (Armando Gonçalves Mamâo), "A Deusa dos Orixás", "Macunaíma", "O Mar Serenou" (Candeia), "As Forças da Natureza" (João Nogueira/ Paulo César Pinheiro), "Guerreira", "Feira de Mangaio" (Sivuca/ Glorinha Gadelha), "Portela na Avenida" (Mauro Duarte/ Paulo César Pinheiro), "Nação" (João Bosco/ Aldir Blanc).
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