«Se Dio cantasse, avrebbe la voce di
Milton Nascimento» - (Elis Regina). E forse avrebbe non solo la voce, ma anche
sul versante della composizione, Milton riesce a portare l'ascoltatore verso l'alto dei cieli. Sarà che il cielo, quello vero, non metafisico, l'aveva imparato a conoscere con suo padre adottivo, amante dell'astronomia; sarà che da giovane faceva parte del coro della chiesa di Três Pontas: sta di fatto che in vari brani di Milton si avverte spesso una "presenza" divina. Ma non per questo il
carioca-mineiro non si occupa di ciò che gli accade intorno nella vita di tutti i giorni. E infatti anche lui cadrà spesso nelle reti della censura o della polemica. Censurate "Os escravos de Jó" (Milton Nascimento - Fernando Brant), "Hoje é dia de el-rey" (Milton Nascimento - Márcio Borges) e Cadê (Milton Nascomento - Ruy Guerra) in "Milagre dos
peixes" (1974). In
"Missa dos quilombos" (1982, album contro la schiavitù dove canti sacri cattolici si mescolano a composizioni africane), composto a partire da testi dell'arcivescovo della città mato-grossense di São Félix do Araguaia,
Dom Pedro Casaldáliga, e del poeta Pedro Tierra, è addirittura il Vaticano che
interviene. Nel 1990 esce l'album "Txai", disco-denuncia contro lo sfruttamento e lo sterminio degli
indios. Non solo nei dischi Milton è impegnato socialmente: nel 1982 partecipa ai comizi a favore di
Tancredo Neves per la campagna delle elezioni presidenziali dirette. E in questo periodo nascono canzoni come "Coração de estudante" (Wagner Tiso - Milton Nascimento) che nel 1985 diventerà un tributo allo stesso Neves.
Sempre nello stesso album (Milton Nascimento ao vivo, 1983) troviamo "Menestrel das Alagoas" composto insieme al poeta
Fernando Brant in omaggio a Teotônio Brandão Vilela (1917-1983).
Senatore che in un primo momento appoggiò il golpe militare del 1964, Vilela si rese conto quasi subito di ciò che avrebbe comportato il regime in cui aveva creduto: iniziò quindi a criticarlo e a proporre il ritorno alla democrazia in Brasile, in grandi e memorabili discorsi che gli valsero il soprannome di "menestrello dell'Alagoas" (Stato in cui era nato, precisamente a Viçosa), da cui il titolo del brano. Percorse tutto il Brasile proponendo riforme sociali e le elezioni presidenziali dirette appoggiando Tancredo Neves.
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Quem é esse viajante
Quem é esse menestrel
Que espalha esperança
E transforma sal em mel?
Quem é esse saltimbanco
Falando em rebelião
Como quem fala de amores
Para a moça no portão?
Quem é esse que penetra
No fundo do pantanal
Como quem vai manhãzinha
Buscar fruta no quintal?
Quem é esse que conhece
Alagoas e Gerais
E fala a língua do povo
Como ninguém fala mais?
Quem é esse?
De quem essa ira santa
Essa saúde civil
Que tocando na ferida
Redescobre o Brasil?
Quem é esse peregrino
Que caminha sem parar
Quem é esse meu poeta
Que ninguém pode calar?
Quem é esse? |
Chi è questo viaggiatore
Chi è questo menestrello
Che diffonde speranza
E trasforma il sale in miele?
Chi è questo saltimbanco
Che parla di ribellione
Come chi parla di amore
Sul portone di casa con la propria ragazza?
Chi è costui che penetra
In fondo alla palude
Come chi va la mattina
A cercare frutta nell'orto?
Chi è costui che conosce
Alagoas e Gerais (1)
E parla la lingua del popolo
Come nessuno la parla più?
Chi è costui?
Di chi, questa ira santa,
questa salute civile,
che toccando la ferita
riscopre il Brasile?
Chi è questo pellegrino
Che cammina senza fermarsi
Chi è questo mio poeta
Che nessuno può zittire?
Chi è costui? |
La canzone di una delle parcerias più fruttuose del Brasile, parla appunto di questo costante pellegrinaggio del senatore per risvegliare l'ormai sopito spirito di libertà del popolo brasiliano: spirito che Vilela
portava in ogni angolo del Brasile con parole dirette e semplici, non in "politichese".
Ed essendo un omaggio alle parole, vorrei far risaltare la figura del "letrista" nella canzone brasiliana, figura che spesso è oscurata dall'interprete del brano o dal compositore della musica. Così personaggi come lo stesso Brant,
Torquato Neto, Waly Salomão, José Carlos Capinam,
Paulo Sérgio Valle, Paulo César Pinheiro, Aldir
Blanc, Vítor Martins (tanto per citarne alcuni), non sono famosi quanto coloro a cui hanno prestato le proprie poesie. Così anche la musica brasiliana "esportata", ha nell'interprete il personaggio conosciuto e nel compositore e nel paroliere degli illustri nessuno. Avete mai domandato a chi non si intende di musica brasiliana ma ne ha sentito parlare, se conosce più
Toquinho o Vinícius de Moraes?
Concludo questa mia breve analisi, con le parole non di un musicista, né di un paroliere, né di un poeta prestato alla musica: ma dello stesso Teotônio
Vilela.
«Ci sono cose che riempiono la vita di allegria: lavare un cavallo nell'acqua fredda di un fiume, prendere un vitello per la coda durante un rodeo e parlare di speranza con i
giovani».
"Menestrel das Alagoas" è contenuta negli album:
"Fafá de Belém" - Fafá de Belém, 1983
"Milton Nascimento ao vivo" - Milton Nascimento, 1983
"Zimbo interpreta Milton Nascimento" - Zimbo Trio, 1986
"Amigo é coisa pra se guardar" - Fernando Brant, 1987
"Milton Nascimento - Sua vida, sua música" - Milton Nascimento, 1998 (Disco 5)
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