Il Vinicius Bar si trova a Ipanema, all'angolo tra
rua Vinicius de Moraes e rua Prudente de Moraes, mentre all'angolo di fronte, attraversando la Prudente de
Moraes, si trova l'ex Bar
Veloso. Secondo alcuni, proprio stando seduti al bar Veloso sorseggiando l'immancabile
whisky, Vinicius de Moraes e Tom Jobim rimasero incantati da una ragazza di sedici anni che tutti i giorni passava lungo la via (all'epoca ancora
rua Montenegro). L'inconsapevole musa ispirò la famosissima canzone "Garota de Ipanema" e il
bar Veloso fece fortuna: si trasformò in un ristorante e cambiò il nome in Garota de
Ipanema. Le pareti del ristorante sono state tappezzate di spartiti, spezzoni di testo olografi, fotografie e ritagli di giornale riferiti alla canzone. È il luogo
cult di Rio de Janeiro dell'indimenticabile brano di Vinicius e Tom.
Certo fu la possibilità di sfruttare economicamente il successo della canzone che determinò le scelte imprenditoriali di
Manuel, il proprietario del bar Veloso. Ma oltre al calcolo commerciale, la sincera passione per la
bossa nova e i suoi protagonisti ha avuto un ruolo determinante nella creazione di questa specie di omaggio permanente alla canzone che più di ogni altra ha veicolato nel mondo
questo ritmo. Col passare degli anni, Manuel, che nel frattempo si era messo in società con
Fernando, sentì il desiderio di creare uno spazio dove la bossa nova fosse
anche eseguita tutti i giorni, e non solo ricordata con foto e spartiti appesi alle pareti.
La scelta del nuovo locale cadde sul prospiciente bar Niteroi, che fu acquistato e trasformato nell'attuale Vinicius Bar.
Il
bar Niteroi doveva a sua volta il nome a Vinicius de Moraes. Anticamente il bar si chiamava "Restaurante Drug
Store" ed era di proprietà di Amaral Neto: un famoso giornalista e cineoperatore.
Amaral vedeva spesso l'amico Vinicius nel Bar Veloso, ma mai una volta nel proprio ristorante.
Gliene chiese il motivo, e Vinicius gli rispose che non avrebbe mai messo piede in un ristorante con quel
nome (in Brasile la parola droga ha un'accezione fortemente negativa, tanto che viene usata anche nelle più comuni
imprecazioni, ndr). Aggiunse che la strada che lo separava dal Bar Veloso era
per lui come un mare, suggerendogli di chiamarlo Bar Niteroi (Niteroi è un quartiere di Rio che sorge sulla sponda della
baia di Guanabara opposta al centro città. Nonostante la presenza di un ponte,
il mezzo più usato per collegarsi al resto della città è il traghetto,
ndr). Amaral cambiò il nome del ristorante in bar Niteroi, ma non risulta che Vinicius vi abbia mai messo piede.
"Sapete cosa rispose Vinicius al senatore americano che lo invitava a trasferirsi negli States? Il senatore gli
chiese: ma tu sai cos'è vivere qui, nel primo mondo? E Vinicius, di
rimando: e tu sai cos'è sedersi in un barzinho di domenica sera bevendo un
whiskynho e soffrendo per il mio Botafogo che sta giocando al Maracanà?".
Fernando, socio di Manuel, è un autentico fiume in piena nel raccontare la storia e gli aneddoti di quel fervido universo di persone che ha dato vita alla
bossa nova. Lui li ha conosciuti quasi tutti i protagonisti: quelli famosi e quelli che sono sempre rimasti un po'
in ombra. Incanalare l'intervista in un qualsiasi binario è praticamente impossibile.
I ricordi di Fernando si accavallano e confondono, tornano più vividi che mai i tempi del Beco da Garrafas di Copacabana, si mischiano ai ricordi dei suoi lunghi viaggi in Africa alla ricerca delle radici del
samba. "Il Beco da Fome e il Beco da Garrafas sono i locali di quel vivacissimo vicolo cieco,
beco, che hanno visto nascere la bossa nova. È stato Johnny Alf il
primo a frequentarli: suonava il piano in un bar vicino e di notte scendeva al Beco da Garrafas
esibendo quel suo "Samba Pigro". Non diventò famoso nel mondo solo perché era
nero", racconta.
"Io ho conosciuto la persona che ha dato il nome al Beco da Garrafas: il dottor
Enrico, un giudice che abitava nel palazzo di fronte. Il Beco da Garrafas era un locale frequentato da gente di tutti i
tipi: c'erano anche persone normali che si mischiavano a malandri, ubriaconi, prostitute e musicisti. Il dottor Eurico detestava il chiasso, la musica ad alto volume, le liti tra le prostitute e le risse in strada. Per manifestare il proprio fastidio si riempiva la casa di bottiglie "garrafas" vuote, e le scagliava dalla finestra verso l'ingresso del locale. Nessuno ha mai capito chi scagliasse le bottiglie, ma le stesse hanno dato il nome al locale." C'è molta
saudade nei racconti di Fernando. A causa di una serie di ritardi nella ristrutturazione del locale, l'inaugurazione del Vinicius Bar fu spostata varie
volte. La cantante Nara Leão venne scelta per l'occasione, ma l'ennesimo spostamento della data, fissata per l'inizio di febbraio 1989, non portò fortuna: Nara
morì sei settimane prima del fatidico giorno.
A quel punto l'inaugurazione fu nuovamente
ritardata in attesa di riuscire a trovare un altro interprete altrettanto rappresentativo.
Alla fine la scelta cadde su Carlinhos Lyra, e finalmente nelle notti del sei e sette giugno avvenne il sofferto debutto del nuovo locale. Da allora al Vinicius Bar si suona la Bossa
Nova tutte le sere senza interruzione. Eccettuati João Gilberto e Toquinho, tutti i grandi interpreti del genere musicale sono passati per il locale di Manuel e Fernando.
All'interno gli spazi sono esigui e raccolti, l'età media del pubblico si sta inesorabilmente alzando, ma non è facile trovare un tavolino libero: qui la
bossa nova è più viva che mai.
Solo il futebol riesce a entusiasmare Fernando quanto la bossa nova. A Rio de Janeiro esiste un torneo riservato ai camerieri di bar e ristoranti, e lui è l'allenatore del Garota de Ipanema. Le squadre sono
una cinquantina, e Fernando ha la fortuna di poter disporre di un'ampia scelta di giocatori da quando i ristoranti "Garota" sono diventati sette, sparsi per tutta la città.
Le accesissime partite si svolgono in campi per squadre da sette giocatori più portiere che si trovano nell'Aterro do
Flamengo. La particolarità sta nel fatto che gli incontri avvengono dopo la fine dell'orario di lavoro, di solito intorno alle tre del mattino.
A quell'ora non è difficile, passando nel Parque do Flamengo, incontrare gruppi di camerieri che smettono l'abito di lavoro, si infilano
calzoncini e maglietta (che riprendono rigorosamente colori e nome del team) e tirano l'alba rincorrendo e contendendosi il pallone.
A detta di un amico brasiliano, è uno spettacolo che si può vedere solo a Rio de Janeiro.

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