CACCIA GROSSA Pesca allo strascico: ritirata ad Ipanema Quasi un bollettino di guerra per i forzati dell'Mp3
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Pessime notizie per la pesca "a strascico" di MP3. E' con un misto di rabbia e amarezza che vi comunico l'ennesima incursione della RIIA (l'unione delle compagnie discografiche americane) contro gli eredi di Napster. Venerdì 20 giugno è caduta (starei per dire in battaglia) una vittima illustre: AudioGalaxy, client che si avviava a dominare il mercato grazie alla sua interfaccia user-friendly, alla sua versatilità e all'enorme database di rarità, bootleg e preziosità varie (milioni di MP3). La battaglia legale è solo all'inizio, ma nel frattempo qualunque scambio di file è interdetto sul sito. Naturalmente a rimetterci saranno solo gli utenti e le band più bisognose di promozione nello spietato scenario della musica globale. Intanto l'emorragia delle Majors è discutibilmente tamponata (ma si aprono ogni giorno infinite falle) e gli artisti più ricchi e sopravvalutati saranno felici con i loro quattro spiccioli in più in tasca. Chi
si nutre di musica e mira a espandere le proprie conoscenze (come il
sottoscritto che peraltro continua a pagare mensilmente pesantissimi dazi
alle Major, smentendo la teoria che lo scambio in rete dissuade
dall'acquisto) deve spostarsi su client e siti meno soddisfacenti, in
attesa che la tempesta si plachi di nuovo. E' quello che ho fatto: sono
tornato a KazaA (che nel frattempo ha assorbito Morpheus) e ho gettato la
rete un po' depresso, ma avrei potuto fare la stessa cosa in WinMx. Si è
trattato di un esperimento, peraltro piuttosto istruttivo. E' andata così:
ho digitato nel motore di ricerca del client (per curiosità
essenzialmente) il titolo della più gettonata canzone brasiliana di tutti
i tempi, Garota de Ipanema (o Girl from Ipanema per gli anglosassoni). Il risultato, lungi dall'eguagliare le vette di AudioGalaxy, fa comunque una certa impressione. Ve ne racconto gli esiti. Più di 40 i target raggiunti (a fronte delle centinaia su AG), con sfizi meritevoli di citazione. Dalla classicissima e germinale versione di Joao e Astrud Gilberto con Jobim al piano e Stan Getz al sax (sublime), si passa a una fittissima serie di interpretazioni più o meno bizzarre, da Frank Sinatra a Vinicius e Toquinho, da Sammy Davis Jr. ai Pizzicato Five, da Djavan a un improbabilissimo Boy George, da Nat King Cole al Quarteto em Cy, da Nara Leao a Louis Armstrong, da Al Jarreau a Eumir Deodato, da Elis Regina a Wes Montgomery. La lista potrebbe continuare: sembra che il mondo intero si sia cimentato prima o poi in un’esecuzione. Segnalo una versione lentissima ed emozionante di Cassia Eller (col trombone di Vitor Santos a deliziare nel refrain) e una fresca rielaborazione elettronica di Bossacucanova e Roberto Menescal, con l’ausilio magnetico di Ed Motta. Primeggia naturalmente Gal Costa, con la sua interpretazione di gran classe (dal relativamente recente Gal canta Jobim ao vivo) e incuriosisce la lettura dance e groovy di Crystal Water, mentre per restare nel classico ci si può rivolgere alla elegante e morbida ugola di Emilio Santiago o all’intramontabile dolcezza di Maria Creuza. E’ sempre bello rinfrescarsi nell’oasi sonora dell’Antonio Brasileiro, soprattutto quando le cattive notizie sono in agguato ovunque…
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