Arte,
solidarietà e simpatia in "Piazza Brasile" Al Festival Latino Americando opere di giovani artisti baiani
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Se
vi capita di aggirarvi tra gli stand del Festival latino americano di
Assago, fermatevi in Piazza Brasile dove è stato allestito uno spazio
dedicato all’arte brasiliana nel quale sono raccolte le opere di cinque
artisti baiani segnalati da Oficina de Cultura, un ente nato per
diffondere le opere dei nuovi talenti brasiliani. Curatrice
della mostra è la simpaticissima Conceição Piava che avrà molto
piacere di parlare con voi in un italiano simpatico e comprensibilissimo o
in un dolcissimo brasiliano. Conceição
ha studiato letteratura a Salamanca, è una paulista trasferitasi a Bahia
e di lei stessa dice che tem pouco dos paulistas (ha poco a che
fare con i paulisti), si sente perfettamente integrata ed è più vicina
alla mentalità ed al calore baiani. Con grande dolcezza mi illustra le
opere di Maressa Montserrat, che ha unito la sua passione per
l’arte di modellare quadri con la cera al lavoro di recupero nelle
comunità per ragazzi poveri, tossicomani e adolescenti a rischio. Sono
quadri astratti ed è difficile descriverli: sembrano antichi tappeti
facenti parte della tradizione africana e riportano figure geometriche ed
elementi simbolici, colpiscono i colori, quasi tutti nei toni del rosso e
dell’ocra. Durante
la vostra visita potrete anche dare un’occhiata all’album di foto che
illustrano il meritevole lavoro della Montserrrat con gli adolescenti ed i
bambini brasiliani, ma anche con adulti ospiti di comunità terapeutiche.
Bellissimi anche i ritratti in bianco e nero di Mario Edson, grande
fotografo che con la sua opera racchiude, con immagini altamente
suggestive, le bellezze del Brasile, ma denuncia anche le ingiustizie
sociali. Conceição mi ha parlato
anche del nuovo cinema brasiliano, delle nuove cineaste e della difficoltà
di decollare per lo strapotere del cinema americano che impedisce la
diffusione di questi emergenti registi brasiliani. Visitare
questo stand significa anche fare quattro chiacchiere con questa
gentilissima signora nel cui sangue scorre sangue portoghese, indio,
italiano e spagnolo, come lei stessa confessa, sorridendo.
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