La
presenza di Dio mi è così intima
che
mi pare impossibile perderla;
e
tale
presenza dà all’ anima mia
una
gioia che non posso descrivere.
(Madre
Paolina)
ROMA,
19 maggio 2002
È stata
celebrata a Roma, in piazza San Pietro, la canonizzazione
della beata italo-brasiliana Madre Paolina. La prima santa brasiliana era stata
beatificata da Papa Giovanni Paolo II il 18 ottobre 1991, a Florianópolis,
in Brasile, nello stato di Santa Catarina. La
cerimonia, durata circa due ore e durante la quale sono stati canonizzati
altri quattro beati, tre italiani e uno spagnolo, è stata segnata dalla
grande emozione di tutti i presenti oltre che dal dolore e dalla debolezza del
Santo padre. La comunità brasiliana era la più numerosa, essendo notevole la
presenza di gruppi accuratamente organizzati con magliette con
l’immagine della santa e indicazioni della propria città di origine, e in
particolare dello stato di Santa Catarina.
La
grande quantità di bandiere del Brasile ha creato una bellissima festa
colorata di verde e giallo, e la pioggia che cadeva
su Roma sembrava
inviata dal cielo per benedire i nuovi santi. Il presidente del Brasile, Fernando Henrique Cardoso,
ha presenziato alla cerimonia insieme
alla moglie Ruth e a una comitiva composta da membri
del governo brasiliano. Mentre
si svolgeva la canonizzazione in Italia, a Nova Trento in
Brasile, i fedeli seguivano lo svolgersi della cerimonia tramite grossi schermi
installati nel Santuario, costruito nel 1912 per Madre Paolina. Nello
stesso istante la città
si preparava anche per ricevere circa centomila persone (più di dieci
volte la popolazione locale) in un pellegrinaggio verso il santuario della
santa.
Il
giorno dopo la cerimonia, Papa Giovanni Paolo II ha ricevuto in Vaticano
il presidente Cardoso, il quale gli ha regalato una statua in legno della
santa. In Brasile, l’arcivescovo di San Paolo, don Cláudio Hummes, ha
affermato che spera che la canonizzazione di Madre Paolina aiuti i
brasiliani a recuperare la fede in Dio.
Brevi
cenni sulla vita di Madre Paolina
Madre
Paolina del Cuore Agonizzante di Gesù (Amabile Lucia Visintainer), nata
il 16 dicembre 1865 a Vigolo Vattaro in provincia di Trento, emigrò in
Brasile con la sua famiglia nel 1875, andando a vivere nello Stato di
Santa Catarina, nel sud del Brasile, dove oggi esiste il comune di Nova
Trento. Nel 1890 diede vita alla Congregazione delle Piccole Suore
dell’Immacolata Concezione e prese i voti religiosi. Nel 1903 lasciò
Nova Trento per occuparsi degli orfani, figli di ex-schiavi, nel quartiere
dell’Ipiranga a San Paolo. Nel 1909 fu mandata a lavorare con malati e
anziani nella città di Bragança Paulista. Nel 1918 tornò all’Ipiranga
dove svolse assistenza alle Suore inferme e rimase fino alla fine. Morì
il 9 luglio 1942 dopo aver sofferto per anni disturbi causati dal
diabete, subendo anche l’amputazione di un dito e del braccio
destro.

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