CACCIA GROSSA

 Come gettare la rete e fare il pieno di musica

Introduzione ai programmi per la cattura di MP3

 

 

di Giangiacomo Gandolfi

 

   Chi non ha mai sentito parlare di Napster alzi la mano. Se lo avete fatto (ma anche se avete sfoggiato un sorrisetto di blanda superiorità) quel che segue può rappresentare una serie di informazioni preziose e la chiave per entrare in un un mondo mozzafiato e in continuo mutamento: quello degli Mp3, ovverosia dei file musicali compressi scaricabili da Web. Siete ansiosi di ascoltare l’ultimo successo sanremese (Dio non voglia)? Volete recuperare quel vecchio brano di Vinicius che l’LP ormai consunto ha trasformato in un orrido gracchiare? Non sopportate di dover attendere l’uscita sul mercato europeo dell’ultimo CD di Ed Motta? O più banalmente siete avidi di musica e allo stesso tempo tragicamente al verde? Niente paura, anche in questo caso Internet vi da’ una mano, basta avere la pazienza di avventurarsi nella giungla intricata dei client per Mp3 (leggi programmi software installabili gratuitamente sul vostro PC) e in pochi click l’oggetto dei vostri desideri di audiofili si fa a portata di mano.

Per cominciare questa rubrica segnalerò alcuni di questi programmi, e di conseguenza anche i territori di caccia (pardon, pesca sembra una metafora più azzeccata) ai quali avrete accesso utilizzandoli. Il principio di funzionamento di questa sorta di “canna da pesca” o “rete” virtuale è semplice e geniale: quando attivate il client siete praticamente connessi a una rete alternativa in cui avete la possibilità di contattare il PC di un altro utente e accedere agli Mp3 che si trovano sul suo disco rigido. Una specie di scambio più o meno alla pari visto che l’utente in questione può fare la medesima cosa con i vostri brani musicali. Miracoli del Peer-to-Peer (o P2P), la tecnologia che permette a 2 PC qualsiasi di scambiarsi in santa pace e privatamente i file desiderati. Facile capire perché la trovata abbia mandato completamente in tilt le compagnie discografiche, le quali tentano da tempo e inutilmente di arginare l’emorragia di musica gratuita che scorre come linfa nutritiva tra gli smaliziati internetnauti. Una volta aperto il rubinetto difficile chuderlo, visto che si disperde in mille rivoli e si ritrasmette da mille centri di diffusione diversi.

Il principe di questi programmi è stato il caro vecchio Napster, ormai da lungo tempo costretto a chiudere i battenti dai legali delle Majors inferocite e da una serie di discutibili sentenze dei tribunali americani. Ma la crociata anti-Napster non ha fatto che sviluppare una nuova generazione di client più perfezionati e meno attaccabili sotto il profilo giudiziario, a disposizione di qualunque navigatore interessato. Ecco qualche consiglio mirato (non dimentico che il nostro particolare interesse è la musica brasiliana) su software che potete procurarvi facilmente su siti come www.zdnet.com o www.tucows.com.

Morpheus è probabilmente il più celebre e gettonato, anche se sta attraversando un periodo di seri problemi tecnici, si spera di rapida risoluzione. E’ estremamente user-friendly e assomiglia molto a Napster: in una finestra visualizzate il risultato delle vostre ricerche (il motore di ricerca è incorporato e basta digitare un titolo o un nome di artista per verificare la disponibilità di quel che cercate) e con un semplice click date il via allo scaricamento. Una seconda finestra permette di controllare il traffico dei brani in entrata e in uscita e lo stato di avanzamento dei trasferimenti. Questo client, come anche i prossimi che citerò, ha la caratteristica di “pescare” esclusivamente brani posseduti da utenti online al momento della ricerca. Questo significa che per avere più probabilità di incontrare brasiliani che condividono i vostri gusti musicali dovrete attendere la notte locale, al momento con un ritardo da cinque a sei ore rispetto alla nostra. La disponibilità di titoli MPB è comunque in generale discreta e se le vostre esigenze non sono particolarmente esoteriche ne uscirete soddisfatti 9 volte su 10.

Stesso discorso vale per KazaA, attualmente in fase di forte crescita e con un discreto parco utenti. Grokster, l’ultimo arrivato, è un po’ meno soddisfacente quanto a file disponibili, ma anch’esso molto efficiente ed user-friendly.  Va citata la rete di Gnutella, anche se le ricerche sono spesso infruttuose e soprattutto molto lente, in un un mondo in cui la velocità di accesso sta diventando sempre più un requisito primario per il navigatore.

Chi scrive assegnerebbe comunque la palma del miglior client a AudioGalaxy, (lo trovate su www.audiogalaxy.com) un software più centralizzato dei P2P fin qui elencati e quindi provvisto di un archivio di più facile e rapida consultazione. Qui trovate praticamente il meglio della disponibilità mondiale: dai brani più ascoltati e recenti a quelli più oscuri e rari. Con un trucchetto che lo rende insuperabile: dei file disponibili resta traccia anche quando non si è online e questo consente di “prenotare” un download anche in assenza del proprietario del brano, evitando ricerche ripetute e frustranti. In questo caso tutto si svolge sul consueto browser per il World Wide Web e il client vero e proprio non è che una piccola finestrella con un menu molto limitato.

Questo è tutto per il momento. Nel prossimo numero, una volta introdotti gli strumenti di lavoro, ci dedicheremo alle prede della caccia grossa, ovvero a brani particolarmente appetibili, proposte di ascolto inusuali e chicche difficilmente disponibili sul mercato italiano del vasto patrimonio musicale brasileiro. Buona pesca in/con rete.