PILLOLE DI STORIA IN MUSICA

Xica da Silva, la schiava-padrona

Jorge Ben dedica questo brano a un personaggio diventato
esempio di emancipazione della donna e della razza negra

 

di Alessandro Andreini

 

    Nel 1976 Jorge Ben rende omaggio con questa canzone a un personaggio che può essere indicato come esempio di emancipazione della donna e della razza negra, tema quest'ultimo di tutto l'album che non a caso si intitola "África Brasil". La bellezza di questa schiava fa impazzire d'amore il fidalgo portoghese João Fernandes de Oliveira, mercante di diamanti: e così da schiava diventa amante e moglie di questo personaggio che da quel momento in avanti legherà il suo nome al significato di "colui che non vale niente". Eh sì, essere un João Fernandes, sinonimo di João-Ninguém, vuol dire essere un "pappamolle": per forza, uno che si sposa una schiava! Lui poi arriva addirittura a costruirle un castello nei pressi della città mineira di Diamantina. A proposito: questo luogo era destinato all'estrazione esclusiva di diamanti e per entrarvi occorreva essere muniti di uno speciale lasciapassare rilasciato direttamente dalla Casa reale portoghese. E questa situazione di città "chiusa" si riflette anche nei dipinti che sono caratterizzati da tinte scure. Ma chi illuminava Diamantina era Xica da Silva, la xica-que-manda (xica che comanda). Lei aveva il potere assoluto, perlomeno nel cuore di João. Ma, come spesso capita, tanto amore da una parte porta ad avere tanto odio da un'altra: quella delle sue "ex colleghe" schiave e anche dalle varie corti europee, che erano obbligate a riceverla come fosse una regina. 

E il nostro Jorge Ben, uno dei più grandi poeti popolari della musica brasiliana, sottolinea che questa signora era negra, rimarcando la parola con un misto di orgoglio e di rabbia. Oltretutto gli schiavi venivano dall'Africa, quell'Africa che aveva dato i natali a sua madre, etiope. Jorge aggiunse il nomignolo che questa donna usava per chiamarlo, Jor, a completamento del suo nome artistico nel 1985. E lo fece per motivi di opportunità -come quello dell'assonanza del suo nome con quello di  George Benson-, ma anche come strategia di marketing, considerato che dopo aver cambiato casa discografica tutte le volte che lanciava un nuovo disco, quella vecchia editava una raccolta che spesso ingannava l'acquirente. Su Xica da Silva c'è anche un altro brano, un samba di Noel Rosa de Oliveira e Anescarzinho, "Escola de samba do Salgueiro", del 1963, anche se il nome viene trasformato in "Chica da Silva". La canzone scritta dal carioca Jorge è stata incisa anche da Zezé Motta (1978) e da Gilberto Gil e Milton Nascimento (2000). Ed è stata inserita anche nella colonna sonora del film omonimo di Carlos Diegues.

 

Xica da Silva

 

Xica da, Xica da Xica da
Xica da Silva
A negra

Xica da Silva, a negra, a negra
De escrava, amante, mulher, mulher
Do fidalgo tratador João Fernandes

Xica da, Xica da. Xica da
Xica da Silva
A negra

A imperatriz do Tijuco
A dona de Diamantina
Morava com a sua corte cercada de belas mucamas
Num castelo, na chácara da palha
De arquitetura sólida e requintada
Onde tinha até um lago artificial
E uma luxuosa galera
Que o seu amor João Fernandes, o tratador
Masndou fazer só para ela

Xica da, Xica da. Xica da
Xica da Silva
A negra

Muito rica e invejada
Temida e odiada
Pois, com suas perucas, cada uma de uma cor
Jóias, roupas exóticas
Das Índias, Lisboa e Paris
A negra era obrigada a ser recebida
Como uma grande senhora
Da corte do rei Luiz

Xica da Silva, la negra

 

Xica da Silva , la negra, la negra
Da schiava, amante, moglie, moglie
del nobile commerciante (1) João Fernandes

Xica da Silva, la negra

 

L'Imperatrice di Tijuco
La signora di Diamantina
Abitava con la sua corte circondatada belle scheve negre
In un castello, nella "chácara da palha" (2)
Di solida e raffinata architettura
dove c'era addirittura un lago artificiale
e un lussuoso forno (3)
Che il suo amore João Fernandes
Fece costruire solo per lei.

Xica da Silva, la negra

 

Molto ricca ed invidiata
Temuta ed odiata
Perché, con le sue parrucche di tutti i colori,
Gioielli, vestiti esotici
Delle Indie, Lisbona e Parigi
La negra era obbligata ad essere ricevuta
Come una grande signora
Dalla corte del re Luigi

 

1) anche di schiavi
2) nome proprio della fazenda di J.Fernandes
3) galera = forno rivestito di mattoni refrattari