Quella
che segue, divisa in tre parti, è una panoramica sulla produzione
editoriale della musica popolare in Brasile: l’inizio della costruzione
di una bibliografia essenziale di musica brasiliana. Divulgando questa
piccola guida, la Amar-Sombrás
(Associação de Músicos, Arranjadores e Regentes - Sociedade Musical
Brasileira) intende collaborare e incentivare i ricercatori rivolti a
questo obiettivo.
Gli anni tra l'800 e il '900
Comincia a essere pubblicata una produzione di modinhas del poeta Catulo da Paixão Cearense, autore dei versi di Luar do Sertão (con musica di João Pernambuco) in volumi come "Lyra de Apolo" (1905), "Cancioneiro popular de Modinhas" (1908), "Lira Brasileira" (1908).
1908 - Esce forse il primo libro storiografico sulla musica brasiliana: "A Música no Brasil - dai tempi coloniali fino al primo decennio della Repubblica", di Guilherme Teodoro Pereira de Melo (con seconda edizione pubblicata nel 1947).
1910 - Una curiosità: esce "O trovador Marítimo" de José Embarcadiço, con il sottotitolo: "modinhas, recitativos, lundus, canções, cançonetas, poesias, tangos e fadinhos marítimos e populares, escritos e colecionados uns, e utros apanhados diretamente da tradição oral...", edito da Quaresma (che pubblicò anche buona parte dell'opera di Catulo).
Também nesses primeiros anos o músico, compositor, cantor e palhaço de circo, Eduardo das Neves irá lançar o Trovador da malandragem (1902) e Mistérios do Violão (1905). Eduardo das Neves é autor do célebre verso "a Europa curvou-se ante o Brasil" da música que fez em homenagem a Santos Dumnont (quando deu a volta a Torre Eiffel com seu balão nº 6 há 100 anos).
In quegli stessi primi anni del secolo il musicista, compositore, vocalista e pagliaccio di circo, Eduardo das Neves, pubblicherà "Trovador da malandragem" (1902) e "Mistérios do Violão" (1905). Eduardo das Neves è autore del celebre verso "a Europa curvou-se ante o Brasil" (l'Europa si è inchinata al Brasile, ndr) della canzone che scrisse in omaggio a Santos Dummont quando terminò la Torre Eiffel
Non bisogna dimenticare che, durante questo periodo, dall'800 fino alla prima decade del '900, per le strade c'erano i venditori di modinhas che cantavano per gli acquirenti della loro mercanzia (i foglietti con scritti i testi), così come anche i negozi pubblicavano partiture per pianoforte, queste ultime vendute a un pubblico con maggiore potere d'acquisto. Erano forme ancestrali degli stessi editori che sono giunti fino a oggi (come Irmãos Vitale e nomi analoghi). Un mercato che rimase prospero persino dopo l'apparizione del fonografo e del disco con la prima incisione brasiliana della casa discografica Odeon di Fred Figner nel 1902, un lundu di Xisto Bahia (Isto è bom) e varie modinhas con grande successo di vendite - un secolo dopo Caldas Barbosa. Nel 1911 e 1914 sono incisi dischi di samba e nel 1917 il brano "Pelo Telefone" riscuote il primo grande successo. Anche le musiche del carnevale cominciano a essere ampiamente divulgate e la stessa scena teatrale di Rio de Janeiro è prodiga di 12 teatri funzionanti con produzione di operette, vaudevilles, riviste e altre forme musicali.
João do Rio pubblica nel 1904 "As Religiões do Rio" nel quale commenta su Tia Ciata (Assiata) e nel 1910 esce "A Alma encantadora das ruas", con descrizioni dell'ambiente musicale di Rio de Janeiro.
1911 - A Salvador viene pubblicato il libro "Artistas Baianos", di Manoel Querino, che focalizza la musica e gli artisti baiani dell'epoca.
1914 - João de Souza Conegundes lancia per l'editrice Quaresma il libro "Serenatas - nuovissima collezione di modinhas e recitativi, lundús, canzoni canzonette, fadinhos, tanghi e fandanghi, monologhi di diversi autori".
1916 - Esce "A Bahia de Outrora" (volti e fatti popolari), anche questo di Manoel Querino, sulle feste popolari baiane (ripubblicato nel 1922).
Gli Anni '20
Il folclore paulista e quello delle zone interne del Brasile cominciano a essere studiate da vari ricercatori. Nel 1922, in occasione del centenario dell'Indipendenza, esce "Ensaio sobre a música brasileira" di Renato Almeida (musicologo e folclorista) per l'Editrice do Almanaque Laemmert. Nel 1925 esce "Manual do Flautista", di Pedro de Assis, con note soriche sullo strumento. Catullo e altri continuano a vendere le proprie raccolte di modinhas.
Con l'avvento del movimento modernista, gli autori iniziano a interessarsi alla musica popolare, per quanto la maggior parte delle ricerche fosse ancora rivolta al folclore. Nel 1924 Manuel Bandeira scrive una "Letteratura della chitarra" sulla rivista Ariel. Nel 1923 nasce la prima radio, "Rádio Sociedade", e nel 1924 "Rádio Clube do Brasil". Il carnevale diventa elemento polarizzatore. Si rappresentano commedie musicali nei teatri. A fine decennio appaiono i primi lavori di Mario de Andrade (1893-1945). Nel dicembre del 1928 nasce la rivista O Violão (1928/29). Alcuni libri usciti in questo periodo:
- "Ao Som da Viola", Gustavo Barroso, 1921.
- "Música de pancadaria", Julio Reis, 1921.
- "Modinhas brasileiras", Pedro Sinzig, 1921.
- "História da Música Brasileira", Renato de Almeida, 1922 (ristampato nel 1926).
- "Ban! ban! ban!" - Orestes Barbosa, 1923 (edito da Benjamin Costallat).
- Nuova edizione del "Trovador da Malandragem" di Eduardo das Neves nel 1926.
- "Storia del Cavaquinho de Ouro", di Alvaro Cortez de Andrade, 1928.
- "Ensaios sobre a música brasileira", Mario de Andrade, 1928 (1962 e 1972).
- "Compêndio de História da Música", Mario de Andrade, 1929 (1933).
Gli Anni '30
Con Getúlio Vargas, nel 1930, inizia tutto un periodo di ricerche finanziate dallo stato per incentivare la cultura nazionale. Nelle scuole è istituito il Canto Orfeônico che è pubblicato in vari manuali. Nel 1935, con prefazione di Roquette-Pinto, è pubblicato il materiale del "Primo Congresso Afro-Brasileiro", realizzato a Recife nel 1934. Nel 1937, edito dalla Secretaria de Educação e Cultura do Rio de Janeiro, esce un commento di Villa-Lobos sull'"Ensino popular da música no Brasil". Nel 1938 il Dipartimento di Cultura di San Paolo pubblica gli "Anais do Primeiro Congresso da Língua Nacional Cantada", realizzato nel 1937.
Nel 1930 esce il libro di Mario de Andrade "Modinhas imperiais" (ristampato nel 1964 e nel 1980). Escono più di una decina di libri su Carlos Gomes. Nel 1931 Inizia a circolare la rivista "A Voz do Violão".
Altri libri usciti nel decennio:
- "A Música contemporânea" (parla del Brasile), Israel Pelasfsky, 1932
- "Na Roda do samba" - Vagalume, 1933
- "Música" (Storia della musica in Brasile), Luiz Gonzaga Aires Mariz, 1933
- "História da música contada à juventude" - Francisco Mignone, 1935/36
- "A música e a canção populares no Brasil" - Mario de Andrade, 1936
- "O Choro" - Alexandre Gonçalves Pinto, 1936
- "O Fado, canção dos vencidos" (sulla sua origine brasiliana) - Luis Moita, 1936
- "Francisco Alves - Minha Vida" (biografia scritta da Orestes Barbosa e Mário Cordeiro)
- "Brasil Sonoro" - Mariza Lira, 1937
- "Negros bantus", Edison Carneiro, 1937.
- "Dois pequenos estudos sobre folclore brasileiro", Luiz Heitor de Azevedo, 1938.
- "Costumes Africanos no Brasil", Manoel Querino, 1938.
- "Chiquinha Gonzaga" - Mariza Lira, 1939
Egeu
Laus è designer grafico e ricercatore di musica e cultura popolare.
Collabora a numerose riviste culturali brasiliane ed è autore di una
ricerca storica sulla cachaça e suquella della caricatura in Brasile.
(continua
sul prossimo numero)
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