Curitiba, quel suono dal Sud
Come una città senza tradizioni locali sta creando un propria eredità musicale (seconda
parte)
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"Oquelatá Quelateje" di Fato
Secondo
un modo di dire curitibano, Fato è un vecchio cronometro. Questo settetto si è
formato attorno al 1994 e ha registrato tre Cd negli ultimi cinque anni.
Fin dagli inizi l’idea fondante è stata di unire le disparate influenze
musicali dei propri membri. Il padre del gruppo, il bassista Ulisses Galetto, era un
giovane trombonista e più tardi ha militato in gruppi dance che suonavano
successi brasiliani e internazionali degli anni ’50, ’60 e ’70,
oltre ad essere amante di choro, che suonava per hobby con i suoi amici. La
tastierista Grace Torres è cresciuta ascoltando indifferentemente Henry
Mancini, Ray Conniff, Jovem Guarda e Tropicalia. All’età di sei anni ha
iniziato a studiare pianoforte classico, che le ha aperto la strada agli studi
universitari di Educazione artistica. Mentre li frequentava, ha assorbito il
folklore e le composizioni di Bela Bartok, che l'hanno portata ad ascoltare
sia la musica indigena e classica del XX secolo, così come innovatori del
calibro di Egberto Gismondi, Hermeto Pascoal e Frank Zappa. Il batterista
Zé Loureiro suonava frevo carnevalesco, marchinha e samba sui trio
elettrico, oltre a suonare Mpb (musica popolare brasiliana, ndt) e rock
brasiliano nei locali notturni. (Uno dei membri fondatori che non fa più
parte del gruppo è Silvia Contursi, la cui voce compare nei primi due
album del gruppo). Gilson
Fukushima, entrato nel gruppo nel 1996, ha studiato chitarra classica,
suonando nel frattempo con quella elettrica musica pop insieme agli amici.
Il più giovane componente dei Fato, negli ultimi tre anni ha studiato
composizione e direzione, ottenendo riconoscimenti come compositore
contemporaneo, e ha ascoltato musica classica da Bach a Stockhausen passando
attraverso Frank Zappa. Il cantante Alexandre Nero (che fa parte anche dei
Cantos da Palava) è entrato nei Fato nel 1997. La sua formazione musicale
è totalmente popolare, autodidattica e intuitiva. Ama la musica di
strada, quella del Carnevale, le percussioni brasiliane, la danza, ed è
anche attore. Cosa hanno in comune I membri di Fato? Un gusto condiviso per certi artisti e, soprattutto, il desiderio di arrivare a un unico sound. Prendendo in prestito ispirazioni da tutti gli angoli del Brasile, il gruppo mescola elementi tradizionali di maracatu, fandango, baião, capoeira, flamenco, samba, reggae e choro nel suo rock-pop elettrico, proposto attraverso testi e arrangiamenti interessanti. I primi due Cd del gruppo, Fato (1995) e Fogo Mordido (1997), sono stati rispettivamente prodotti dai musicisti carioca Antonio Saraiva e Paolo Brandão. "Oquelatà Quelateje" punta invece l’attenzione sul fandango, un ritmo tradizionale del Paranà che è un misto del vecchio fandango ispanico con le danze in cerchio dei nativi di Carijò. I danzatori di fandango vestono tamancos (zoccoli di legno), che usano come percussioni, mentre la musica è prodotta dalla rabeca (violino). Originario dell’isola di Valadares, il fandango potrebbe essere estinto se non fosse per l’opera dei ricercatori Inami Custodio Pinto e José Eduardo Bramani. Il ritmo degli zoccoli, accompagnato da tradizionali battimani e violini, ha fatto la sua prima apparizione nei Fato in Fogo Mordido, nel brano “A Noite” (Sandrãao Fernandes/Ulisses Galetto/Grace Torres). Nello stesso album, “Tamanco” (Ulisses Galetto) parla della mescolanza musicale che si è creata a Curitiba:
Lá
vai fandango com tamanco meu sinhô Choro
num xaxado, um afoxé Baião
de dois, eu e você Maracatu
desceu pro sul pra remexer Samba
no pé e a cuca no maculelê Core
y lundu Paraná
ê Brancura
negra… Là
va fandango con tamanco mio signore Choro
nel xaxado, un afoxé Baião
de dois*, io e te Maracatu
venne da sud per mescolare Ritmo
di samba e il pensiero nel maculele Core
e lundu Il
Paranà è Bianchezza
nera… *Il
Baião de dois è un piatto nordestino a base di riso e fagioli cucinati
insieme Nel
nuovo Cd, gli zoccoli appaiono di nuovo come strumenti a percussione. La
traccia iniziale, “Valadares”, è un altro esempio di mescolanza, il
cui testo appaia tamanco con l’afro-brasiliano agogò e la rabeca di
Bramani con i pifano nordestini di Caruarù. Questa canzone è una
creazione interamente moderna, dove il violino country di Bramani, dal
suono tristemente ebreo, è velocemente seguito dalla chitarra elettrica e
da eclettici strumenti a percussione che producono un’atmosfera
fortemente ballabile e decisamente di strada. “Encharque”, un
rock con dentro un po’ di “Superstition” di Steve Wonder, riafferma
il tema conduttore:
…Percussão
de tamanco é dança Terreiro
de candomblé é dança Sopapo
de capoeira é dança Dança
de mulata Tiro
de polaca Grito
que saiu pela culatra… “Vozes”
significa, come ovunque, voci. I testi parlano di voci, e il cantato, che
inizia con un assolo maschile e prosegue con un duetto sempre maschile, si
ferma bruscamente per far strada a un Balinese Kecak (canto di scimmia)
poggiato su un assolo femminile e il coro di Fato che intona la parola
voci. “Beira do Samba” è un’inusuale canzone d’amore con una
bella melodia e sagge parole:
Quanto
mais a gente entende Mais
a gente se surpreende Mais a gente está no ar… Più
capiamo Più
ci sorprendiamo Più
siamo nell’aria… “Kismet”
ci porta indietro al dance floor, con l’accompagnamento di tamborins e
imitazioni vocali di commentatori calcistici e dei personaggi Chacrinha e
Silvio Santos “Cachimba”
offre un testo allitterativo e una viola caipira che suona come un sitar.
“Rito”, una poetica ruminazione su macro- e microcosmi, ci mostra il
bel cantato di Alexandre Nero, mentre “Morrer de Bem” esamina gli
aspetti positivi della morte. Acqua, vita, e elementi naturali si ripetono
nell’album. Fato :
Oquelatà Quelateje (Cd ; 2000) Etichetta indipendente; http://www.fato.org Produttore:
Rodolfo Stroeter Grace
Torres: keyboards, vocals, percussion Babi
Farah: vocals, percussion Alexandre
Nero: vocals, acoustic guitar, percussion Gilson
Fukushima: electric & acoustic guitar, vocals Ulisses
Galetto: bass, acoustic guitar, vocals Zé
Loureiro Neto: drums, percussion, vocals Priscila
Graciano: percussion, vocals 01.
Valadares (Ulisses Galetto) 02.
Encharque (Alexandre Nero) 03.
Odisséia (Ulisses Galetto/Antonio Saraiva) 04.
Vozes (Alexandre Nero/Grace Torres/Ulisses Galetto) 05.
Beira do Samba (Rodrigo Campello/Antonio Saraiva) 06.
Kismet (Ulisses Galetto) 07.
Cachimba (Babi Farah/Gilson Fukushima) 08.
Rito (Ulisses Galetto/Marcelo Sandmann) 09.
Morrer de Bem (Rodrigo Campello/Suely Mesquita) 10.
Foz (Grace Torres/Marcelo Sandmann) 11.
Istmo (Gilson Fukushima/Ulisses Galetto) 12.
A Língua por Ela Mesma (Jana Mundana/Fábio Tavares) 13.
Na Praia-X (Arnaldo Machado) 14.
Baía-Rio (Antonio Saraiva/Pedro Ribeiro)
"BarBabel" di Maxixe Machine
Cosa
è più folle? Il punk-rock oppure i vecchi suoni degli anni ’30?
Secondo l’imperturbabile parere dei Maxixe Machine, i secondi. Questo
irriverente gruppo (il maxixe è il più vecchio puro ritmo brasiliano e
precursore del samba, mentre il termine macchina è autoreferenziale) è
emerso nel 1994 come progetto parallelo del gruppo Beijo AA Força, già
esistente dal 1983. Alla fine, la nuova formazione l’ha sostituita. Il
gruppo più vecchio ha registrato l’album Sem Suingue (Senza Swing), e
Maxixe Machine continua a sventolare la stessa bandiera. Perciò dovete farvi
l’idea che Maxixe Machine non guarda al mondo con sguardo usuale. Swing
o meno, producono una stupefacente mole di musica, fatta sia da vecchi
ritmi che suonano nuovi (samba, marchina, valzer, guarania, polka) che da
nuovi suoni che, prodotti da loro, suonano vecchi. Samba
que é samba Quando
vem a inspiração Aumenta no meu peito a percussão… Samba
che è samba Quando
viene l’ispirazione, Aumenta
la percussione nel mio petto… Como
cai bem o samba do Ataulfo O
Nelson sai cantando cavaquinho na vitrola Não
tiro o cartola da cabeça Nem
o Paulinho da viola…
Come
suona bene il samba di Ataulfo Nelson
esce cantando cavaquinho nella vitrola Non
tolgo il cappello di carta* dalla testa Nemmeno
il Paulinho dalla viola *Cartola
Maxixe
Machine: BarBabel (Cd; 1999) Etichetta
indipendente; http://www.milenio.com.br/maxixemachine/ Luiz
Ferriera: voce, cavaquinho, chitarra, campionamenti Ricardo
“O Rosinha”: voce, zabumba, surdo, pandeiro, cajjon, Portuguess adufe,
tabla, batteria, campionamenti Rodrigo
Barros Homen del Rei: voce solista, chitarra, campionamenti Therciano
Albuquerque: voce, piano Walmor
Douglas Goes: voce, chitarra solista 01.
Maria Boa (Assis Valente) 02.
Perdendo Tempo (P. Leminski/Thadeu/Roberto Prado/Walmor Douglas Góes) 03.
Mulher Indigesta (Noel Rosa) 04.
Com Mulher Não Quero Mais Nada (Noel Rosa/Sílvio Pinto) 05.
Memória Rã (Marcos Prado/Beto Trindade/Luiz Ferreira/Rodrigo Barros) 06.
Cuco Maluco (Haroldo Lobo/Milton de Oliveira) 07.
Gatos Malucos (Os Trigêmeos Vocalistas) 08.
Sabiá (Antonio Thadeu Wojciechowski/Edilson Del Grossi/Beto Trindade/Walmor
Góes) 09.
Alô-Alô (André Filho) 10.
Isso É Lá com Santo Antonio (Lamartine Babo) 11.
Deixa c'o Breque (Thadeu/Walmor/Trindade) 12.
Curitiba (Marcos Prado/Thadeu/Walmor) 13.
Como "Vaes" Você? (Ary Barroso) 14.
Bolero-Lero (Rodrigo Barros/Luiz Ferreira/Sérgio Viralobos/Thadeu/Walmor) 15.
Valsa de Yorick (Luiz Ferreira/Rodrigo Barros/score from the play Estou Te
Escrevendo de um País Distante) 16.
Valsa Danada (Renato Quege/José Buffo ) 17.
Pedra que Rolou (Pedro Caetano) 18.
Casamento do Barriga (Luiz Ferreira/Rodrigo Barros/Beto Trindade/Ricardo
"Ô Rosinha"/Therciano Albuquerque) 19.
Bacalhau (Rodrigo/Thadeu/Roberto Prado/Walmor) 20.
Hino do Chupa-Cabras (Trindade/Ubiratan Gonçalves de Oliveira/Edson de
Vulcanis/Walmor) 21.
Restaurante Espacial (Roberto Prado/Beto Trindade) 22.
A Tribo dos Cara-Pálidas (Marcos Prado/Thadeu/Walmor) 23.
Sede Titânica (Thadeu/Walmor/Edilson Del Grossi) 24.
Sede Titânica (remix of Edu-K) 25.
Curitiba (karaoke version) 26.
Memória Rã (karaoke version) 27. Bolero-Lero (karaoke version)
"Camera
Pop" di Iso Fischer Iso
Fischer è un compositore con 30 anni di esperienza e più di 200 canzoni
che portano il suo nome. E’ uno dei fondatori dell’Associazione di
compositori e il Club di compositori di Curitiba e medico
omeopata. Camera Pop è la prima opera complessa, colorata e matura di un
compositore le cui influenze musicali includono Tom Jobim, i Beatles, i
Mutantes, Juca Chaves, Taiguara e Tropicalia. Il titolo del disco allude a
queste sfere stilistiche, estendendosi dalla canzone d’autore attraverso
la Mpb e dal jazz al rock e al pop, con numerose sfumature, tutte di buon
gusto. Camera Pop si apre con una vena di musica da camera con “Mais uma
Canção”, cantata da Liane Guariente con accompagnamento di oboe, piano
e violoncello, un arrangiamento che ritorna in molte altre canzoni. A
Liane si unisce Iso Fischer nel mantra “Origami”, con liriche di Etel
Frota:
PURA
OBRA
DOBRA
DURA
DURA
DOBRA
SÓ
FI
GURA
DES
DOBRA
BRA
DO
DES
EJO
SEM
CURA
“Dramacula”
di nuovo cantata da Iso, è la divertente asserzione rock di un uomo che
è soddisfatto di essere così com’è e che non vuole conformarsi ai modelli
altrui. Lo stile lirico ritorna in “Isso e Aquilo”, con Lydio Roberto
che canta di amori perduti. “Horizontes” celebra la quieta bellezza
del Pantanal in un duo vocale tra Guilherme Rondom e Iso Fischer. In
“Paranà Blues” ha stretti rapporti spirituali con la sua città e il
suo stato con accompagnamento di chitarra elettrica e fiati programmati
elettronicamente. Una delle più belle melodiose canzoni di questo album
è “Tão Natural”, in cui Mauricio Detoni e Iso cantano della
naturalezza dell’amore fisico tra uomini. “Ismalia” è uno strano,
magico racconto sulle relazioni tra follia, religiosità e musica. Camera
Pop offre la possibilità di ascoltare molti gruppi di Curitiba, poiché
alcuni musicisti del luogo hanno dato una mano nella registrazione del
disco, tra cui Tao do Trio, che canta la poetica “Luz Negra”, e
accompagna Alexandre Nero nella bella bossa nova “Cantada”. Il gruppo
Fato ci dà la gioviale “No Forrò da Brasileira”, e tutti partecipano
al gran finale. Tutte le tracce di Camera Pop si possono ascoltare sul
Web. In ogni caso, gli ascoltatori che si innamorano di questa musica
possono considerare il vantaggio di procurarsi il Cd, che consiste in un
elaborato cofanetto che include testi, informazioni tecniche e foto di
tutti coloro che hanno partecipato, oltre a numerose riproduzioni di
maestri di pittura di vari secoli.
Iso
Fischer: Camera Pop (CD; 1999) ISO
2000; http://www.mp3.com/isofischer 01.
Mais uma Canção (Iso Fischer/Zecca Wachelke)-vocals: Liane Guariente 02.
Origami (Iso Fischer/Etel Frota)-vocals: Liane Guariente & Iso Fischer 03.
Dramácula (Iso Fischer/Zecca Wachelke)-vocals: Iso Fischer 04.
Isso e Aquilo (Guilherme Rondom/Iso Fischer)-vocals: Lydio Roberto 05.
Horizontes (Guilherme Rondom/Iso Fischer)-vocals: Guilherme Rondom &
Iso Fischer 06.
Paraná Blues (Iso Fischer)-vocals: Iso Fischer 07.
Tão Natural (Iso Fischer)-vocals: Maurício Detoni & Iso Fischer 08.
Ismália (Iso Fischer/Alphonsus de Guimaraens)-vocals: Tato Ficher 09.
Luz Negra (Iso Fischer/Adalberto Lamerata)-vocals: O Tao do Trio 10.
Enquanto a Chuva Chora (Iso Fischer/Eduardo Oliveira)-vocals: Iso Fischer 11.
Cantada (Iso Fischer)-vocals: Alexandre Nero & O Tao do Trio 12.
No Forró da Brasileira (Iso Fischer)-vocals: Babi Farah & Grupo Fato 13.
Que Festa É Essa, Malandro? (Iso Fischer)-vocals: everyone in turn
"Uns Caetanos" di Tao do Trio Un
buon trio vocale femminile non è così comune come ci piacerebbe che
fosse. Nella Mpb, l’unico trio di interesse è stato finora il Trio
Esperança. Ecco perché è un piacere scoprire un gruppo che raggiunge
gli stessi alti livelli. Diversamente dalle sorelle Correa del Trio
Esperança, le componenti di Tao do Trio non sono imparentate; ma ciò non
impedisce a Cristina Lemos, Melena Bel e Suzie Franco di cantare con un
affiatamento tale da sembrare tre voci identiche. In questo bell’album,
arrangiato creativamente da Vicente Ribeiro, il Trio effettua una
selezione di canzoni di Caetano evitando di cadere nell’ovvio. Gli
esperti possono contare il numero di casi nei quali Caetano cita vecchie
canzoni di altri compositori (ad esempio “Dom de Iludir” cita “Pra
que Mentir” di Noel Rosa, “Linha do Equador” cita “E’ Doce
Morrer no Mar” di Dorival Caymmi; “Genipapo Absoluto cita
“Infidelidade” di Ataulfo Alves; “Cinema Novo” cita “A Voz do
Morro” di Zé Ketti, e coì via). Le canzoni sono realizzate con grande
quantità di arrangiamenti, utilizzando per lo più strumenti acustici
suonati elegantemente per le voci eccellenti delle cantanti. Non lasciate
che il modesto disegno di copertina ostacoli l’acquisto di questo bel
disco. O
Tao do Trio: Uns Caetanos (CD; 2001) CID
CD 00527/2; http://www.cid.com.br/detalhe_cd.asp?item=527/2 All
songs by Caetano Veloso 01.
a) O Quereres
b)
Uns 02.
Dom de Iludir 03.
a) Pipoca Moderna b)
Trilhos Urbanos 04.
Baby 05.
a) Gema
b)
Jeito de Corpo 06.
Lindeza 07.
Linha do Equador 08.
Você É Linda 09.
Gênesis 10.
a) Eu Te Amo
b)
Sete Mil Vezes 11.
Louco por Você 12.
Mãe 13.
Genipapo Absoluto 14.
Cinema Novo
Música para Final do Século
Carlos
Careqa è il musicista più conosciuto uscito da Curitiba. Dai primi anni
’90 ha vissuto a São Paulo, dove ha registrato i suoi primi due Cd,
“Os Homens São Todos Iguais” e “Musica Para Final de Seculo” (Thanx
God Records). Il brano migliore del suo primo disco era “Nã De Pipoca
ao Turista”, che inizia con un provocatorio “Eu gosto de Curitiba”.
La canzone d’amore “Acho”, dello stesso disco, è stata inclusa
nella raccolta di David Byrne “Beleza Tropical 2”. Ora le canzoni di
Careqa sono registrate da pop star come Rita Ribeiro e Vania Abreu. Con
Arrigo Barnabé come direttore artistico, il primo Cd fu volutamente
concepito senza tema portante ma intriso di humor. “Musica Para Final de
Seculo”, che fu inserito nella Top Ten dell’anno da David Byrne, è più
omogeneo e serioso. L’autore dice che molti dei suoi amici sono morti di
Aids, cosa che lo ha fatto molto riflettere sulla vita. Egli dice che José
Miguel Wisnik gli chiese: “Senti, se hai l’insolenza di fare canzoni
argute, perché non hai il coraggio di parlare d’amore?” Il risultato
è un disco ricco di musiche e di strumenti, concepito utilizzando più percussioni,
santona (fisarmonica), chitarra acustica e trombone.
“Não De Pipoca ao Turista” è una sorta di inno a Curitiba, non
è così? Potrebbe descriverci qualche scena cui fa cenno nella canzone?
Ci sono mai turisti a Curitiba? Il mio primo Cd è uscito (ancora su vinile) nel 1993, quando vivevo ancora a São Paulo. Ho scritto questa canzone, una sorta di protesta metaforica, nel 1989 insieme a Oswaldo Rios e Adriano Satiro. Nella canzone parliamo di alcune zone oscure di Curitiba, un giro nella parte nascosta della città. Vie della prostituzione, come Riachuelo, Praça do Homen Pelado (Piazza dell’Uomo Nudo), il Passeio Publico mini zoo che per lungo tempo ha attratto mendicanti e sbandati. Ci sono molte Curitiba a Curitiba, e questa è una di quelle. Il mondo sotterraneo di Curitiba è dalle parti di Boite Metro (non esiste metropolitana a Curitiba) dove la gente paga per fare sesso nella galleria del Metro. Sono contento che la gente ancora cerca questo disco dopo tutto questo tempo. Sono un curitibano impulsivo, amo e odio, odio e amo. I turisti iniziarono a scoprire Curitiba negli anni ’90, come risultato di una propaganda poco accorta sulla realtà cittadina. Curitiba ha ancora molti posti da scoprire. Ma la cosa migliore è conoscere la sua identità attraverso Paulo Leminski, Alice Ruiz, Dal ton Trevisan, Helio Leites, etc
La copertina di “Os Homens São Todos Iguais” mi ricorda quella di
“Filhos de Gdanski” di Antonio Saraiva. Vorresti dire che questo è un
tema ricorrente nella musica riguardante Curitiba? La copertina di Os Homens è stata fatta dal grande artista plastico
di São Paulo, Guto Lacaz. Egli ha pensato a questa idea dello specchio.
Ai tempi ancora non conoscevo il lavoro di Antonio Saraiva, del quale sono
fan dichiarato. Ma penso vi sia una buona relazione tra i due.
Vi è stato qualche cambiamento nella sua carriera da quando
“Acho” è stato inserito in “Beleza Tropical 2”? Non molto, ma qui a São Paulo molta gente conosce e apprezza questo fatto. Sono l’unico in quella raccolta senza una grossa etichetta alle spalle; la canzone si trova là perché è stata scelta. Sono sempre stato un fan di David Byrne, per un lungo periodo ho cantato “Psycho Killer” nei bar e negli spettacoli. Ammiro questo lavoro e penso che lui per la musica brasiliana fa più che molti brasiliani qui. Come dico sempre, David Byrne è un brasiliano nato in Scozia.
“A Ultima Quimera de Sebastião Antonio Pereira” è un duetto
grandioso. Chi è Sebastião Pereira, e chi è la polacca? Qualsiasi
riferimento ai Polacchi mi fa automaticamente pensare a Curitiba. Ho scritto questa canzone nel 1983, a una festa con i miei compagni.
Volevamo descrivere le situazioni più comuni a Curitiba, differenze di
classe, bianchi e neri separati da un sistema a volte ipocrita. La donna
polacca in questione sta per prostituta, fa parte di una vecchia storia
che risale all’immigrazione europea (non soltanto di donne polacche, ma
tedesche russe etc.). Era un buon periodo per fare musica; e la facevamo
senza pensare al mercato. Sebastião è il nome fittizio inventato sul
posto, una guardia notturna. “Couto Anual” è il tipo di canzone che Maxixe Machine è solita
eseguire. Commenti
in proposito? Sono un grande ammiratore di Beijo AA Força, e Rodrigão è un
eccellente cantante. Quando stavo registrando il mio disco, abbiamo
condiviso lo stesso studio a Curitiba nel 1991, e io chiamai Rodrigo a
cantare come su questa traccia. Amo anche Maxixe Machine, sono grandi. Il lavoro Alles Plastik che da il nome alla tua canzone è stato
rappresentato a Curitiba dal gruppo teatrale tedesco Grips nel 1985. Ha
partecipato a questa produzione? Ero il direttore musicale dello show Alles Plastik nel 1985, in
partnership con il Goethe Institute. Paulo Leminski ha curato
l’adattamento e la versione portoghese del testo, e Geraldo Henrique ed
io preparato le canzoni per le musiche. “Cidade” contiene un canto registrato in una chiesa di Curitiba.
Parla di Curitiba? E’ un testo che ho ricevuto da Milton Karam. Credo parli di Curitiba,
ma principalmente di piccoli centri trasformati in grandi città. Il
riferimento a Curitiba è chiaro, perché il canto registrato è
tradizionale di Curitiba, dedicato a un santo che si venera qui. Anche
questa canzone è stata composta nel 1984. L’arrangiamento è stato
molto influenzato da Rogerio Duprat. Lasciata Curitiba alle spalle, siamo adesso al secondo Cd, che mi è
sembrata un’esperienza musicale piuttosto ricca. A São Paulo ho iniziato ad avere contatti con un Brasile che non
conoscevo a Curitiba, sebbene io amassi la musica brasiliana. Ho avuto l’opportunità di fare concerti e comporre insieme a musicisti del
nordest, provenienza di quasi tutta l’ispirazione per questo
disco. Chico Cesar, Toninho Ferragutti, sono stati molto importanti in
quest’epoca. Nel 1995 sono andato a Berlino a studiare tedesco e ho
iniziato a pensare a questo lavoro insieme a Chico Mello, che ha vissuto là
per dieci anni. Ne ho registrato una parte laggiù, utilizzando musicisti
che vivono fuori dal Brasile. A São Paulo ho aggiunto la prodigiosa
sanfona di Toninho, e Bocatto con il suo trombone è venuto ad arricchirci
le idee. I testi di “Manhatta Tan Tan” potrebbero funzionare sia a São
Paulo che a New York. Sono stati fatti per São Paulo – un graffiti sui muri che dice:
“São Paulo, Manhattan del Terzo Mondo”. Mi piace scrivere canzoni per
posti dove vivo e dove sono passato, facendo un commento sovversivo per la
città. Gli elogi li lascio ai sindaci.
Tutte
le tracce di entrambi i dischi di Carlos Careqa si possono ascoltare sul
web al seguente indirizzo:
http://artists.mp3s.com/artists/129/carlos_careqa.html
Carlos
Careqa: Música Para Final de Século (CD; 1999) Thanx
God Records TG 1001 Production:
Carlos Careqa Musical
direction: Chico Mello 01.
Ser Igual É Legal (Carlos Careqa/Adriano Sátiro) 02.
Chorando em 2001 (Chico Mello/Carlos Careqa) 03.
No Caminho Para Santiago (Carlos Careqa) 04.
Música Para Final de Século (Carlos Careqa/Adriano Sátiro) 05.
Manhattan Tan Tan (Carlos Careqa) 06.
Eclipse em Meia-Lua (Carlos Careqa/Arrigo Barnabé/Adriano Sátiro) 07.
Cortei o Dedo (Carlos Careqa/Raul Cruz) 08.
São Solidão (Carlos Careqa) 09.
Temporal (Carlos Careqa) 10.
Não Minta pra Mim (Carlos Careqa/Hélio Leites) 11.
Feliz Amor (Carlos Careqa) 12.
A Cor de Nova York (Carlos Careqa) 13.
Não Pise nos Meus Carlos (Carlos Careqa/Adriano Sátiro) 14.
Vou Sair [as Comprinhas] (Carlos Careqa)
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Fato's
Oquelatá Quelateje In
Curitiban terms, Fato is an old-timer. This septet has been around since
1994 and released three CDs in the past five years. From the very
beginning, the idea behind the group has been to unite the disparate
musical influences of its members.
Lá
vai fandango com tamanco meu sinhô Choro
num xaxado, um afoxé Baião
de dois, eu e você Maracatu
desceu pro sul pra remexer Samba
no pé e a cuca no maculelê Core
y lundu Paraná
ê Brancura
negra… There
goes fandango with tamanco my lord Choro
in the xaxado, an afoxé Baião
for two,* I and you Maracatu
came down south to mix Samba
swing with thought in the maculelê Core
and lundu Paraná
is Black
whiteness… *
Baião de dois: a northeastern dish of rice and beans cooked together In
the new CD, the clogs appear again as percussion instruments. The opening
track, "Valadares," is yet another statement of miscegenation,
whose lyrics pair tamancos with the Afro-Brazilian agogó and Gramani's
rabeca with the northeastern pífanos of Caruaru. Yet this song is a
thoroughly modern creation, where Gramani's sampled country violin,
sounding mournfully Jewish, is quickly followed by electric guitar and an
eclectic host of percussion instruments producing a strongly danceable and
decidedly urban street ambiance. "Encharque," a rock with a bit
of Stevie Wonder's "Superstition" thrown in, restates the main
theme:
…Percussão
de tamanco é dança Terreiro
de candomblé é dança Sopapo
de capoeira é dança Dança
de mulata Tiro
de polaca Grito
que saiu pela culatra… "Vozes"
is all about, yes, voices. The lyrics talk about voices, and the singing,
which begins with a male solo and proceeds to an equally beguiling
masculine duet, stops abruptly to make way for a Balinese Kecak ("monkey
chant") laid over a feminine solo and Fato's chorus intoning the word
vozes. "Beira do Samba" is an unusual love song with a beautiful
melody and sage lyrics: Quanto
mais a gente entende Mais
a gente se surpreende Mais
a gente está no ar… The
more we understand The
more we are surprised, The
more we're in the air… "Kismet"
leads us back to the dance floor, to the accompaniment of tamborins and
vocal imitations of a football commentator and the media personalities
Chacrinha and Sílvio Santos
Fato:
Oquelatá Quelateje (CD; 2000) Independent
release; http://www.fato.org Musical
producer: Rodolfo Stroeter Grace
Torres: keyboards, vocals, percussion Babi
Farah: vocals, percussion Alexandre
Nero: vocals, acoustic guitar, percussion Gilson
Fukushima: electric & acoustic guitar, vocals Ulisses
Galetto: bass, acoustic guitar, vocals Zé
Loureiro Neto: drums, percussion, vocals Priscila
Graciano: percussion, vocals Fato :
Oquelatà Quelateje (Cd ; 2000) Etichetta
indipendente; http://www.fato.org Produttore:
Rodolfo Stroeter 01.
Valadares (Ulisses Galetto) 02.
Encharque (Alexandre Nero) 03.
Odisséia (Ulisses Galetto/Antonio Saraiva) 04.
Vozes (Alexandre Nero/Grace Torres/Ulisses Galetto) 05.
Beira do Samba (Rodrigo Campello/Antonio Saraiva) 06.
Kismet (Ulisses Galetto) 07.
Cachimba (Babi Farah/Gilson Fukushima) 08.
Rito (Ulisses Galetto/Marcelo Sandmann) 09.
Morrer de Bem (Rodrigo Campello/Suely Mesquita) 10.
Foz (Grace Torres/Marcelo Sandmann) 11.
Istmo (Gilson Fukushima/Ulisses Galetto) 12.
A Língua por Ela Mesma (Jana Mundana/Fábio Tavares) 13.
Na Praia-X (Arnaldo Machado) 14.
Baía-Rio (Antonio Saraiva/Pedro Ribeiro) Maxixe
Machine's BarBabel What's
more fun? Punk rock or old tunes from the '30s? Maxixe Machine's unabashed
vote is for the latter. This irreverent band (maxixe is the oldest purely
Brazilian dance and a precursor to samba, while machine is
self-explanatory) emerged in 1994 as a parallel project of the rock/pop
group Beijo AA Força, which had been around since 1983. Eventually, the
newer entity took over completely. The older band released the album Sem
Suingue (Without Swing), and Maxixe Machine continues to wave the same
banner. By now you get the idea that Maxixe Machine doesn't look on the
world with a straight face. Swing or no, they manage to produce a
bewildering quantity of music, both old tunes (sambas, marchinhas, valsas,
guaranias, polkas) that sound new and new tunes of their own that sound
old. BarBabel
is a rollicking party: some of the fun consists in hearing Noel Rosa,
Assis Valente, Lamartine Babo, and Ary Barroso in pop clothing. Even more
interesting are some of the group's original compositions that sound
uncannily like authentic traditional sambas but are in fact carefully
constructed pastiches. Perhaps the perfect example is "Deixa c'o
Breque," which sounds like a Batatinha recording, complete with
old-geezer voice, coughing, and lyrics that don't betray their facetious
nonsense unless you're listening very carefully:
Samba
que é samba Quando
vem a inspiração Aumenta
no meu peito a percussão… Samba
that is samba, When
inspiration comes, Increases
the percussion in my chest…
Como
cai bem o samba do Ataulfo O
Nelson sai cantando cavaquinho na vitrola Não
tiro o cartola da cabeça Nem
o Paulinho da viola… How
well does Ataulfo's samba sound Nelson
comes out singing cavaquinho in the victrola I
don't remove the top hat* from my head Nor
Paulinho from the viola… *
Cartola Maxixe
Machine: BarBabel (CD; 1999) Independent
release; http://www.milenio.com.br/maxixemachine/ Luiz
Ferreira: vocals, cavaquinho, guitar, samples Ricardo
"Ô Rosinha": vocals, zabumba, surdo, pandeiro, cajjon,
Portuguess adufe, tabla, drums, samples Rodrigo
Barros Homem del Rei: lead vocals, guitar, samples Therciano
Albuquerque: vocals, piano Walmor
Douglas Góes: vocals, solo guitar Maxixe
Machine: BarBabel (Cd; 1999) Etichetta
indipendente; http://www.milenio.com.br/maxixemachine/ Luiz
Ferriera: voce, cavaquinho, chitarra, campionamenti Ricardo
“O Rosinha”: voce, zabumba, surdo, pandeiro, cajjon, Portuguess adufe,
tabla, batteria, campionamenti Rodrigo
Barros Homen del Rei: voce solista, chitarra, campionamenti Therciano
Albuquerque: voce, piano Walmor
Douglas Goes: voce, chitarra solista 01.
Maria Boa (Assis Valente) 02.
Perdendo Tempo (P. Leminski/Thadeu/Roberto Prado/Walmor Douglas Góes) 03.
Mulher Indigesta (Noel Rosa) 04.
Com Mulher Não Quero Mais Nada (Noel Rosa/Sílvio Pinto) 05.
Memória Rã (Marcos Prado/Beto Trindade/Luiz Ferreira/Rodrigo Barros) 06.
Cuco Maluco (Haroldo Lobo/Milton de Oliveira) 07.
Gatos Malucos (Os Trigêmeos Vocalistas) 08.
Sabiá (Antonio Thadeu Wojciechowski/Edilson Del Grossi/Beto Trindade/Walmor
Góes) 09.
Alô-Alô (André Filho) 10.
Isso É Lá com Santo Antonio (Lamartine Babo) 11.
Deixa c'o Breque (Thadeu/Walmor/Trindade) 12.
Curitiba (Marcos Prado/Thadeu/Walmor) 13.
Como "Vaes" Você? (Ary Barroso) 14.
Bolero-Lero (Rodrigo Barros/Luiz Ferreira/Sérgio Viralobos/Thadeu/Walmor) 15.
Valsa de Yorick (Luiz Ferreira/Rodrigo Barros/score from the play Estou Te
Escrevendo de um País Distante) 16.
Valsa Danada (Renato Quege/José Buffo ) 17.
Pedra que Rolou (Pedro Caetano) 18.
Casamento do Barriga (Luiz Ferreira/Rodrigo Barros/Beto Trindade/Ricardo
"Ô Rosinha"/Therciano Albuquerque) 19.
Bacalhau (Rodrigo/Thadeu/Roberto Prado/Walmor) 20.
Hino do Chupa-Cabras (Trindade/Ubiratan Gonçalves de Oliveira/Edson de
Vulcanis/Walmor) 21.
Restaurante Espacial (Roberto Prado/Beto Trindade) 22.
A Tribo dos Cara-Pálidas (Marcos Prado/Thadeu/Walmor) 23.
Sede Titânica (Thadeu/Walmor/Edilson Del Grossi) 24.
Sede Titânica (remix of Edu-K) 25.
Curitiba (karaoke version) 26.
Memória Rã (karaoke version) 27.
Bolero-Lero (karaoke version) Iso
Fischer's Camera Pop Iso
Fischer is a composer with 30 years' experience and over 200 songs to his
name. He's one of the founders of the Associação dos Compositores and
the Clube dos Compositores in Curitiba, as well a practitioner of
homeopathic medicine. Camera
Pop is Iso's first disc-a complex, multihued, and mature album from a
composer whose musical influences include Tom Jobim, the Beatles, os
Mutantes, Juca Chaves, Taiguara, and Tropicália. The disc's title alludes
to its stylistic range, extending from art song through MPB and jazz to
rock and pop, with numerous shades in between, all tastefully done. Camera
Pop opens in a chamber-music vein with "Mais uma Canção," sung
by Liane Guariente with oboe, piano, and cello accompaniment-an
arrangement which returns in several other songs. Liane is joined by Iso
Fischer in the mantra "Origami," with lyrics by Etel Frota:
PURA
OBRA
DOBRA
DURA
DURA
DOBRA
SÓ
FI
GURA DES
DOBRA
BRA
DO DES
EJO
SEM
CURA "Dramácula,"
again sung by Iso, is the amusing rock statement of a man who's satisfied
with himself just as he is and doesn't want to conform to anybody else's
standards. The lyrical mood returns in "Isso e Aquilo," as Lydio
Roberto sings of lost love. "Horizontes" praises the quiet
beauty of the Pantanal in a vocal duo between Guilherme Rondom and Iso
Fischer. In "Paraná Blues" Iso communes with his city and state
to the accompaniment of electric guitar and brass-programmed keyboards.
One of the most beautifully melodious songs in this album is "Tão
Natural," in which Maurício Detoni and Iso sing of the naturalness
of the physical love between men. "Ismália" is a a strange
fairy tale about the relationship between craziness, godliness, and music.
Camera Pop provides a good opportunity to hear several Curitiban groups,
as a number of local artists
have turned out to lend a hand in the recording, among them O Tao do Trio,
which sings the poetic "Luz Negra," and accompanies Alexandre
Nero in the lovely bossa nova "Cantada." Grupo Fato gives us the
rollicking "No Forró da Brasileira," and everybody turns out
for the grand finale. All
the tracks of Camera Pop are available for listening on the Web. However,
listeners who fall in love with the music may consider the advantage of
obtaining the physical CD, which comes in an elaborately designed
hard-cover book including lyrics, full technical information, and photos
of all the participants, besides numerous color reproductions of master
paintings from several centuries.
Iso
Fischer: Camera Pop (CD; 1999) ISO
2000; http://www.mp3.com/isofischer 01.
Mais uma Canção (Iso Fischer/Zecca Wachelke)-vocals: Liane Guariente 02.
Origami (Iso Fischer/Etel Frota)-vocals: Liane Guariente & Iso Fischer 03.
Dramácula (Iso Fischer/Zecca Wachelke)-vocals: Iso Fischer 04.
Isso e Aquilo (Guilherme Rondom/Iso Fischer)-vocals: Lydio Roberto 05.
Horizontes (Guilherme Rondom/Iso Fischer)-vocals: Guilherme Rondom &
Iso Fischer 06.
Paraná Blues (Iso Fischer)-vocals: Iso Fischer 07.
Tão Natural (Iso Fischer)-vocals: Maurício Detoni & Iso Fischer 08.
Ismália (Iso Fischer/Alphonsus de Guimaraens)-vocals: Tato Ficher 09.
Luz Negra (Iso Fischer/Adalberto Lamerata)-vocals: O Tao do Trio 10.
Enquanto a Chuva Chora (Iso Fischer/Eduardo Oliveira)-vocals: Iso Fischer 11.
Cantada (Iso Fischer)-vocals: Alexandre Nero & O Tao do Trio 12.
No Forró da Brasileira (Iso Fischer)-vocals: Babi Farah & Grupo Fato 13.
Que Festa É Essa, Malandro? (Iso Fischer)-vocals: everyone in turn O
Tao do Trio's Uns Caetanos
Good
feminine vocal trios aren't as common as we'd like. In MPB, the only
notable trio until now has been Trio Esperança. That's why it's such a
pleasure to discover a group that works on the same high level. Unlike the
Corrêa sisters of Trio Esperança, the members of O Tao do Trio are not
related to each other; but that doesn't keep Cristina Lemos, Helena Bel,
and Suzie Franco from singing in such close harmony as if they were
identical triplets. The
songs are treated with an impressive variety of arrangements, utilizing
mostly acoustic instruments in tasteful and tasty settings for the
heavenly voices.
O
Tao do Trio: Uns Caetanos (CD; 2001) CID
CD 00527/2; http://www.cid.com.br/detalhe_cd.asp?item=527/2 All
songs by Caetano Veloso 01.
a) O Quereres
b)
Uns 02.
Dom de Iludir 03.
a) Pipoca Moderna b)
Trilhos Urbanos 04.
Baby 05.
a) Gema
b)
Jeito de Corpo 06.
Lindeza 07.
Linha do Equador 08.
Você É Linda 09.
Gênesis 10.
a) Eu Te Amo
b)
Sete Mil Vezes 11.
Louco por Você 12.
Mãe 13.
Genipapo Absoluto 14.
Cinema Novo Carlos
Careqa's Música para Final do Século Carlos
Careqa is the best-known musician to come out of Curitiba. Since the early
'90s he's been living in São Paulo, where he recorded his two CDs, Os
Homens São Todos Iguais and Música Para Final de Século (Thanx God
Records). The highlight of the first disc was the song "Não Dê
Pipoca ao Turista," which begins with the defiant line "Eu gosto
de Curitiba." The love song "Acho," from the same disc, was
included in David Byrne's compilation Beleza Tropical 2. Now Careqa's
songs are being recorded by pop stars like Rita Ribeiro and Vânia Abreu. I
asked Carlos Careqa a few questions about Curitiba and its impact on his
work, especially in his first album, Os Homens São Todos Iguais.
"Não
Dê Pipoca ao Turista" is a kind of hymn for Curitiba, is it not?
Would you describe some of the scenes you mention in the song? Are there
ever any turistas in Curitiba? My
first CD was released (still in Vinyl) in 1993, when I was already living
in São Paulo. I made this song, a metaphoric kind of protest, in 1989
with Oswaldo Rios and Adriano Sátiro. We talk in the song about obscure
points in Curitiba, a tour of the hidden side of the city. Streets of
prostitution, like Riachuelo, Praça do Homem Pelado (Square of the Naked
Man), the Passeio Público mini zoo that for a long time attracted beggars
and people of easy living. There are many Curitibas in Curitiba, and this
is one of them. The underworld of Curitiba hangs around the Boite Metro (there's
no subway in Curitiba) where people pay to have sex in the hole of the
Metro. I'm happy that people are still seeking this disc after all this
time. I'm a cumpulsive Curitibano, I love and hate, hate and love.
Tourists began to discover Curitiba in the '90s, as a result of not very
accurate advertising about the reality of the city. Yet Curitiba has many
places to visit. But the best is to get to know the identity of Curitiba
through Paulo Leminski, Alice Ruiz, Dalton Trevisan, Hélio Leites, etc. The
cover photo of Os Homens São Todos Iguais put me in mind of Antonio
Saraiva's "Filhos de Gdanski." Would you say this is a recurring
theme in music connected with Curitiba? Careqa-The
cover of Os Homens was made by the great plastic artist from São Paulo,
Guto Lacaz. He thought of this idea of the mirror. At the time I still
didn't know the work of Antonio Saraiva, of whom I'm a confessed fan. But
I think there's a good relationship between the two. Has
there been any change in your career since "Acho" was included
in Beleza Tropical 2? Careqa-Not
much, but here in São Paulo, some people know and value this. I'm the
only one in that collection without a large record label behind him; the
song is there simply because it was selected. I was always a fan of David
Byrne, for a long time I sang "Psycho Killer" in bars and shows.
I admire his work and think that he does more for Brazilian music than
many Brazilians here. As I always say, David Byrne is a Brazilian who was
born in Scotland. "A
Última Quimera de Sebastião Antonio Pereira" is a grandiose,
operatic duet. Who
is Sebastião Antonio Pereira, and who's the polaca? Any mentions of Poles
automatically makes me think of Curitiba. I
made this song in 1983, at a party with my partners. We wanted to deal
with the most common situation in Curitiba, class difference, whites and
blacks separated by a system at times hypocritical. The Polish woman in
question is a code name for a prostitute, part of an old history since the
European immigration (not only Polish women, but German, Russian, etc.).
It was good to make music at that time; we did it without thinking of a
market. Sebastião is a fictitious name invented on the spot, a night
watchman. "Couto
Anual" is the kind of song that Maxixe Machine is likely to sing. Any
comments? Careqa-I'm
a great admirer of Beijo AA Força, and Rodrigão is an excellent singer.
When I was recording my disc, we shared the same studio in Curitiba in
1991, and I called Rodrigo to sing with me on this track. I also love
Maxixe Machine, they're great. I
was the musical director of the show Alles Plastik in 1985, in partnership
with the Goethe Institute. Paulo Leminski did the adaptation and the
Portuguese versions of the lyrics, and Geraldo Henrique and I set the
songs to music. "Cidade"
includes a chant recorded in a Curitiba church. Is the song about Curitiba? This
is a lyric that I received from Milton Karam. I believe that it talks
about Curitiba, but principally of small towns that are being transformed
into big cities. The interaction with Curitiba is clear, because the chant
recorded is traditional to Curitiba, dedicated to a venerated saint. This
song was also composed in 1984. The arrangement was strongly influenced by
Rogério Duprat.
Leaving
Curitiba behind, we're now at the second CD, which gave me a very rich
musical experience. In
São Paulo I began to have contact with a Brazil that I didn't know in
Curitiba, although I always like Brazilian music. I had the opportunity to
do shows and compose with Brazilians of the northeast, where practically
all the inspiration for this disc comes from. Chico César, Toninho
Ferragutti, were very important at this stage. In 1995 I went to Berlin to
study German and I began to think about this work together with Chico
Mello, who's been living there for ten years. I recorded part of it there,
utilizing musicians who live outside Brazil. In São Paulo I added the
marvelous sanfona of Toninho, and Bocatto came with his trombone to
complement the ideas. The
lyrics of "Manhattan Tan Tan" could work as well for São Paulo
as for NYC. They
were made for São Paulo-a graffito on the walls that said: "São
Paulo, Manhattan of the third world." I like to make songs for places
where I live and where I've passed, making a subversive commentary for the
city. Praises I leave for the mayors.
All
the tracks of Carlos Careqa's two CDs are available for listening on the
Web: http://artists.mp3s.com/artists/129/carlos_careqa.html
Carlos
Careqa: Música Para Final de Século (CD; 1999) Thanx
God Records TG 1001 Production:
Carlos Careqa Musical
direction: Chico Mello 01.
Ser Igual É Legal (Carlos Careqa/Adriano Sátiro) 02.
Chorando em 2001 (Chico Mello/Carlos Careqa) 03.
No Caminho Para Santiago (Carlos Careqa) 04.
Música Para Final de Século (Carlos Careqa/Adriano Sátiro) 05.
Manhattan Tan Tan (Carlos Careqa) 06.
Eclipse em Meia-Lua (Carlos Careqa/Arrigo Barnabé/Adriano Sátiro) 07.
Cortei o Dedo (Carlos Careqa/Raul Cruz) 08.
São Solidão (Carlos Careqa) 09.
Temporal (Carlos Careqa) 10.
Não Minta pra Mim (Carlos Careqa/Hélio Leites) 11.
Feliz Amor (Carlos Careqa) 12.
A Cor de Nova York (Carlos Careqa) 13.
Não Pise nos Meus Carlos (Carlos Careqa/Adriano Sátiro) 14.
Vou Sair [as Comprinhas] (Carlos Careqa)
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