La sfida di Lula e il Sebastianismo Le ragioni storiche che spiegano la vittoria del leader del Pt
di José Luiz Del Roio
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Apprendisti di speranza |
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A voz do continente eles têm aqui |
La voce del continente essi hanno qui |
(K. Ramil/B. Fogaça) |
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Nel 1578 il re di Portogallo, Sebastiano, partì da Lisbona con un' immensa flotta. Portava con sé il fiore della gioventù lusitana. Sognava di conquistare il Marocco e tutta l'Africa mora. In modo arrischiato si addentrò nelle immense sabbie del Sahara e fu completamente annientato ad Alcácer Quibir. Il suo corpo, e quello delle migliaia dei suoi giovani soldati, scomparve, inghiottito dal deserto. Indebolito da tale disastro, il Portogallo, due anni dopo, cadeva - insieme con tutte le sue colonie - sotto il dominio della Spagna che sarebbe durato otto decadi. Fra il popolo cominciò a circolare la leggenda che Sebastiano non era morto, e che un giorno
La classe dominante brasiliana sempre fu elitista e escludente, gestendo il potere e l'economia come se fosse cosa sua. Così il reddito andò sempre più concentrandosi. Negli ultimi anni la globalizzazione neo-liberista è passata come un temporale sul Brasile, portando nel suo seno una profonda denazionalizzazione dello stato, con le privatizzazioni e l'aumento della dipendenza dal capitale finanziario internazionale. La situazione dell'economia popolare è precipitata, con il suo corollario di disgregazione sociale e di violenza. L'ottimismo innato del brasiliano, la speranza che il domani "deve essere migliore e lo sarà", l'orgoglio per il proprio paese, l'autostima, tutto ciò ha cominciato a vacillare, il futuro si è offuscato e smetteva di esistere. E in modo diverso e contemporaneo nuovamente si è profilato il mito del "sebastianismo". È in questo stato di spirito delle masse che si è inserita la candidatura Lula. Mostrava la faccia di un uomo del popolo sofferto, uguale a
esso. Non veniva dalle élites, aveva patito la fame, Tutto ciò è indubbiamente una ricchezza di sentimenti e un capitale politico, ma anche una responsabilità enorme. Questi milioni di persone non possono essere delusi. Tuttavia, il quadro economico e internazionale è negativo. Molte sono le forze che faranno di tutto per portare al naufragio questa esaltante esperienza. La sfida per il Presidente eletto e per le forze che lo appoggiano insieme ai movimenti sociali è di fare di tutto per collaborare alla organizzazione del popolo brasiliano. Perché possa esso stesso impugnare la bandiera della speranza per il futuro dei suoi figli e di tutta l'America Latina.
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