CAPOEIRA |
IL
BRASILE IN ITALIA
Gianni
Minà,
poesia e impegno
di
Silvia Zingaropoli
Lunedì mattina, splendida giornata tipica delle "ottobrate romane". Ho appuntamento con Minà a mezzogiorno, ma come sempre sono in anticipo. Dopo qualche minuto di attesa, arriva Gianni: ha il viso rilassato ed è euforico. Pochi istanti e capisco il motivo del suo stato d'animo: la vittoria di Inacio Luiz da Silva, il suo amico Lula, alle elezioni presidenziali brasiliane. Non nasconde però un po' di irritazione per l'atteggiamento dei quotidiani della mattina, evidentemente scettici nei confronti di ciò che il neopresidente potrà fare.
Poi mi guarda sorridente e mi chiede: "allora, di cosa vogliamo parlare?".
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TELEVISIONE
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Torna
TV Globo, ma è troppo
cara
di
Fabio Germinario
E' ancora mistero sulle modalità di visione di Globo Internacional, canale satellitare della più importante TV brasiliana di cui un mese fa è stata annunciato l'imminente ritorno del segnale in Europa dopo il breve test dell'anno scorso. Poche e frammentarie sono le informazioni che si riescono a ottenere collegandosi al sito internet di Globo, che indica la portoghese TV Cabo come concessionaria presso cui rivolgersi per avere informazioni. E considerato che nessuno in Italia tra installatori e riviste specializzate del settore interpellati sembra essere informato sull'argomento, per saperne di più non resta che mettersi direttamente in contatto con TV
Cabo.
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RICORRENZE
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I
cento anni
di Drummond
di
Ana Paula Torres
Alcuni mesi prima della sua morte, avvenuta nel 1987, il poeta Carlos Drummond de Andrade era certo che da lì a una decina di anni nessuno si sarebbe mai più interessato della sua opera. Non avrebbe mai scommesso che quindici anni dopo la città di Rio gli avrebbe dedicato un commosso omaggio immortalandolo in una sua statua seduta su una panchina, lungo la spiaggia di Copacabana, esattamente nel punto dove il poeta spesso si fermava per riflettere e ammirare il mare. Così i turisti che vogliano scattarsi fotografie seduti accanto a Carlos Drummond de Andrade potranno recarsi presso la scultura creata da Leo Santana, sita in prossimità della via “Rainha Elizabeth”, al punto sei della spiaggia.
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CALCIO
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Dalla
pensione
alla
panchina
di
Marina Beccuti
Impossibile da dimenticare, Leonardo, tecnica e intelligenza tattica del Brasile formato Mondiali ’94 . Il pendolare del pallone torna a sorpresa in Italia dopo aver migrato dal Flamengo al Giappone, al Paris Saint Germain, approdando successivamente al Milan dove vinse uno scudetto con Zaccheroni nel ’99. L’anno scorso decise di andarsene dal Belpaese: troppo stressante il campionato italiano per i suoi muscoli diventati fragili. Se ne tornò in Brasile, ma il suo rientro non fu tra i più fortunati.
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CALCIO
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Dopo-Scolari
a
sorpresa
di
Maurizio Mazzacane
Felipe Scolari, gaúcho rampante, credeva nel verbo deciso e nel mestiere. Credeva nel pragmatismo peculiare della gente del Sud e nel progetto. Carriera rapida e saporita, vittorie inequivocabili, dunque l’incarico prestigioso.
Il più prestigiosoLa responsabilità, la pressione, i dissapori, le prime critiche, le parole forti, il contenzioso infinito con la stampa, la gente, il
Paese.
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LISTA
DI DISCUSSIONE |
FOTOCOPERTINA |
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André
Cypriano è nato in Brasile nel 1964 ed è fotografo
free-lance. Ha studiato fotografia a San Francisco
esponendo le proprie opere in Brasile e negli Usa.
Impegnato nella difesa dell'ambiente e nel sociale, si
è appassionato allo studio di stili di vita e culture
delle società più remote. Tra i suoi lavori più
importanti, uno studio sulla Roçinha, una grande favela
di Rio de Janeiro, da cui è tratta la foto-copertina di
questo mese. |
MUSIBRASILMUSICA
CINEMA |
La
rabbia degli esclusi
A
Trieste "O Invasor" di Beto Brant
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LA
RECENSIONE
di Alessio Slossel Lanciato nel 2001, programmato al Festival del cinema latino americano di Trieste dopo essere stato premiato al Sundance 2002 come miglior film latino americano ed essere selezionato al festival di Berlino, O Invasor è senz’altro una delle migliori pellicole dell’ultima generazione di autori brasiliani. Con quest’opera il regista Beto Brant si è a sua volta imposto all’attenzione quale uno dei massimi rappresentanti di questa nouvelle vague di cineasti made in Brazil. La vicenda, totalmente ambientata a São Paulo, narra di tre amici proprietari di un’impresa di costruzioni, fin dai tempi dei loro studi universitari. |
L'INTERVISTA
di Gianluca Notarianni
Qual è la fonte d'ispirazione dei suoi film? "Il punto di partenza", risponde Brant "è l' inquietudine dello scrittore Marçal Aquino, con cui ho collaborato sin dal mio primo lungometraggio "Belly Up". Nato come giornalista, Marçal esprime nei suoi scritti tutto il malessere della società attuale che si manifesta attraverso la perdita di moralità e l'instaurarsi di forti conflitti sociali; la nostra intenzione è sempre stata quella di essere testimoni del nostro tempo denunciandone le profonde contraddizioni. Adoro il cinema, così come la
letteratura, ho necessità di personaggi, trama e dialoghi". |
L'ITALIA VISTA DA UN BRASILIANO |
Scusi,
dove fica il duomo? (terza
puntata)
di Luiz Eduardo Florian Che arrivo nel Bel Paese, ragazzi, il mio. Tutto il percorso di notte, sotto il diluvio universale. Meglio di così... Beh, intanto, la “vecchia” abitudine di dormire con un occhio attento allo zaino non è certo sopita e, ogni tanto, scorgo la luce di qualche stazione. Ventimiglia, c'è scritto. Sarà la distanza burocratica da percorrere prima di mettere piede in Italia. A un tratto, il treno rallenta, e si ferma. Dal finestrino appannato scorgo solo una scritta: Brignole. Un brivido, scatto in piedi e esco di corsa dallo scompartimento, passando sopra gambe, piedi e vaffanculo dormenti, trascinando lo zaino, cercando di scendere. “'Sti bastardi nazisti, mi hanno messo in un treno di ritorno in Francia”. Quando finalmente sono arrivato alla porta, scendo, mi guardo in giro e… leggo tutta la targa:
Genova Brignole.
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GALLERIA
FOTO |
MERCADINHO |
Le
foto di Luigi
da
Bahia
Luigi Ravazzoni di Genova è appassionato di viaggi, musica e fotografia.
Dal 1987 si reca in Brasile. Qui fa fatto tappa
in Bahia per partecipare al carnevale.
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Le
ragioni
della
vittoria di Lula
di José Luiz Del
Roio
Nel 1578 il re di Portogallo, Sebastiano, partì da Lisbona con un' immensa flotta. Portava con sé il fiore della gioventù lusitana. Sognava di conquistare il Marocco e tutta l'Africa mora. In modo arrischiato si addentrò nelle immense sabbie del Sahara e fu completamente annientato ad Alcácer Quibir. Il suo corpo, e quello delle migliaia dei suoi giovani soldati, scomparve, inghiottito dal deserto. Indebolito da tale disastro, il Portogallo, due anni dopo, cadeva - insieme con tutte le sue colonie - sotto il dominio della Spagna che sarebbe durato otto decadi. Fra il popolo cominciò a circolare la leggenda che Sebastiano non era morto, e che un giorno sarebbe tornato per rendere il suo paese
indipendente. | |
SOCIETA' |
La
speranza
ha
vinto la paura
di
Alessio Slossel
"Qui è uno schifo, si guadagna una miseria e non avrò mai la possibilità di iscrivermi all'università! Spero tanto che con Lula la situazione migliori ma non ci conto più di tanto.” Beatriz ha diciotto anni, la mattina si alza alle sei per essere a scuola per le sette e mezza; finita la scuola lavora in una lanchonete fino alle otto per portare a casa meno di duecento reais al mese. Vive in una favela di Rio nord e prima di trovare questo lavoro a casa sua si passava spesso la
fame. Roberto invece vota per Serra. Operaio di ventinove anni con salario minimo (200 reais), da cinque mesi è disoccupato e vende arachidi tostate per la strada. Dedotte le spese, riesce a portare a casa quasi centottanta reais al mese e il suo sogno è di trovare un lavoro fisso con uno stipendio di trecento reais per poter aiutare la madre e i suoi quattro figli. In famiglia tutti votano Lula, ma lui pensa che Serra sia molto più rappresentativo. |
STORIA |
Portoghesi,
ma
per caso
di Alessandro
Andreini
La particolarità che più risalta agli occhi, anzi, alle orecchie, rispetto agli altri stati del Sudamerica, è la lingua: Il Brasile è infatti l’unico paese del continente dove si parla il portoghese, poiché è il solo ad essere stato scoperto e conquistato dai lusitani. Nel corso della sua storia ha tuttavia corso il "rischio" di diventare, almeno in parte, di lingua francese ed olandese. Inoltre, in conseguenza di una crisi dinastica, tra il 1580 e il 1640 il Portogallo divenne di dominio spagnolo e così tutte le sue colonie. Tralasciando le brevi e cicliche incursioni di pirati inglesi, francesi e olandesi, passiamo ad analizzare i più seri tentativi di invasione subiti dalla colonia brasiliana. |
RACCONTO |
Sunshine
memories
di
Julio Monteiro Martins
L'anno duemiladue si avvia verso la fine. È autunno. Sono sdraiato in giardino per catturare qualche fuggevole raggio di sole nei brevi intervalli in cui il girotondo delle nuvole mi concede un po' di prezioso tepore sulla pelle. Vesto e rivesto la camicia di pile ad ogni ricomparsa delle ombre, perché la brezza fredda non mi provochi la tosse. Ho spostato sul prato lo stereo, collegato alla presa del salotto da un lungo cavo. Un'amica che vive a Bologna mi ha inviato per posta, come regalo, l'ultimo cd di Mark Knopfler, appena uscito in Italia, The Ragpicker's Dream. È il primo solo di Knopfler, dopo quasi trent'anni con i Dire Straits. Ma in questo lavoro non è più presente la spensieratezza gioiosa, molto californiana, dei vecchi album. Le sue ballate ora trasmettono una tristezza senza rimedio, la serena consapevolezza del tempo trascorso, una chitarra che "piange soavemente", come diceva George Harrison, e mi ricorda le note della chitarra di Ry Cooder. |
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