Fu vera indipendenza per il Brasile?

Dubbi e interrogativi a 180 anni dalla proclamazione di Pedro I

 

di Ana Paula Torres



  
Il 7 settembre scorso in Brasile si è celebrata la sua indipendenza dal Portogallo. Come tutti gli anni, in molte città brasiliane è stata organizzata la famosa sfilata dell´Indipendenza, a cui hanno partecipato autorità delle forze armate brasiliane e dei governi. Quest´anno, in mattinata, Fernando Henrique Cardoso ha partecipato alla sua ultima sfilata come presidente della repubblica. È apparso sulla Rolls Royce della presidenza, automobile che la regina Elisabetta d´Inghilterra regalò al presidente Juscelino Kubitschek negli anni ´60. A San Paolo i festeggiamenti sono stati organizzati nel sambódromo, struttura realizzata per le sfilate delle scuole di samba paulistane. A Rio de Janeiro invece hanno cancellato gli eventi a causa di una tempesta che ha provocato molti danni in città. In tutti gli altri capoluoghi ci sono stati festeggiamenti, e lo stesso è successo anche nei centri minori. Purtroppo questa data storica non è conosciuta da molti brasiliani come si dovrebbe. Peggio ancora se parliamo dell´inno dedicato all´Indipendenza, che quasi nessuno conosce. Anche in Brasile evidentemente manca quell´amor patrio che emerge soltanto durante i Mondiali di calcio. Una spiegazione che possiamo dare a tale fenomeno può essere ricollegata nell'osservare, da parte dei brasiliani, come il loro paese in crisi sia negli ultimi anni stato "consegnato" agli stranieri. 

Viene da chiedersi se l´indipendenza del Brasile sia un fatto realmente avvenuto. Ci siamo liberati dal Portogallo, ma abbiamo molti debiti con il mondo e gli Stati Uniti insistono nel volerci governare. Ci siamo inginocchiati nuovamente davanti al Fmi (Fondo monetario internazionale) per chiedere più denaro. Ma quando verrà il giorno che il Brasile possa dirsi veramente indipendente? Fortunatamente migliaia di persone ancora si preoccupano per il destino del loro paese. Ed è per questo motivo che la giornata del 7 settembre è stata segnata da molte manifestazioni contro la fame e da un referendum (non ufficiale) contro l´entrata del Brasile nell´Alca (Area di libero commercio delle americhe), perché si teme che tale organismo sia soprattutto una strategia degli Stati Uniti per dominare totalmente i paesi dell´America Latina, e principalmente il Brasile. 




Breve storia dell´Indipendenza del Brasile

João VI e la sua corte avevano lasciato il paese in una situazione molto critica. Il tesoro era esaurito, il Banco do Brasil cancellò i suoi pagamenti e varie provincie rifiutarono di riconoscere l´autorità del principe Pedro I. Tra l´altro, le corti di Lisbona minacciavano di prendere risoluzioni contrarie agli interessi del Brasile. Tra queste discordanze, le corti ordinarono a Pedro di eleggere un governo provvisorio, al quale consegnasse presto i poteri tornando in Portogallo per concludere i suoi studi in viaggi per l´Europa. Ma lui invece decise di rimanere. Il giorno 9 gennaio 1822, noto come giorno del "Resto", Pedro disse: "Per il bene di tutti e la felicità generale della nazione, sono pronto: dite al popolo che rimango". Cacciò le truppe portoghesi dal Brasile e cominciò a considerare con serietà la possibilità di indipendenza. A San Paolo, nei primi giorni di settembre, Pedro ricevette documenti arrivati da Lisbona, nei quali lui era considerato fuori dal regno brasiliano e molto criticato dalle Corti. Il 7 settembre, vicino al fiume Ipiranga, a San Paolo, Pedro che si trovava accompagnato da alcuni suoi alleati, incontrò le persone inviate dal governo del Portogallo. Vedendo che la situazione era critica e che il Brasile si trovava in regime di schiavitù sotto le determinazioni delle Corti di Portogallo, decise per l´indipendenza e separazione. Alzò la sua spada e disse: "Per il mio sangue, per il mio onore e per Dio: farò del Brasile un paese libero". In seguito disse: "Brasiliani, da oggi in poi diremo: Indipendenza o morte". Erano le ore 16 del giorno 7 settembre 1822. Il 12 ottobre 1822, Pedro I tornò Imperatore del Brasile.


Inno dell´Indipendenza
Musica: D. Pedro I
Lettera: Evaristo da Veiga 

Já podeis da Pátria filhos
Ver contente a mãe gentil
Já raiou a liberdade
No horizonte do Brasil
Já raiou a liberdade
Já raiou a liberdade
No horizonte do Brasil 
Brava gente, brasileira
Longe vá temor servil
Ou ficar a Pátria livre
Ou morrer pelo Brasil
Ou ficar a Pátria livre
Ou morrer pelo Brasil 
Os grilhões que nos forjava
Da perfídia astuto ardil
Houve mão mais poderosa
Zombou deles o Brasil
Houve mão mais poderosa
Houve mão mais poderosa
Zombou deles o Brasil 
Brava gente, brasileira
Longe vá temor servil
Ou ficar a Pátria livre
Ou morrer pelo Brasil
Ou ficar a Pátria livre
Ou morrer pelo Brasil 
Não temais ímpias falanges
Que apresentam face hostil
Vossos peitos, vossos braços,
São muralhas do Brasil
Vossos peitos, vossos braços,
Vossos peitos, vossos braços,
São muralhas do Brasil 
Brava gente, brasileira
Longe vá temor servil
Ou ficar a Pátria livre
Ou morrer pelo Brasil
Ou ficar a Pátria livre
Ou morrer pelo Brasil 
Parabéns, ó Brasileiros!
Já com garbo juvenil
Do universo entre as nações
Resplandece a do Brasil
Do universo entre as nações
Do universo entre as nações
Resplandece a do Brasil 
Brava gente, brasileira
Longe vá temor servil
Ou ficar a Pátria livre
Ou morrer pelo Brasil
Ou ficar a Pátria livre
Ou morrer pelo Brasil

 

Conoscere la storia del Brasile

In una visita in Brasile, non tra lasciate di conoscere un po´ della nostra storia. Potete visitare il Museo Paulista, a San Paolo (http://www.mp.usp.br/). Fu costruito per diventare simbolo dell´Indipendenza del Brasile. Nel 1865 fu inaugurato e possiede molti oggetti del tempo dell´Impero. Invece a Petrópolis, città dello Stato di Rio de Janeiro, si trova il Museo Imperiale (http://www.museuimperial.gov.br/). Trattasi del Palazzo Imperiale, residenza estiva dell´Imperatore Pedro II (figlio di Pedro I) e della sua famiglia.