MERCADINHO |
IL
BRASILE IN ITALIA
Trieste,
capitale
del
samba
di
Fabio Germinario
Una
scuola di samba tra le più promettenti e
frequentate in Italia. L'autentico interesse per
la cultura afrobrasiliana che li ha portati ad
approfondire e a diffondere la pratica della
capoeira e delle percussioni. Una filosofia di
vita che alle mode e agli affari antepone il gusto
per un'esistenza autentica, dedicata alla passione
per una cultura che ha molto da offrire anche sul
piano dei contenuti umani. L'associazione
culturale "Berimbau", sorta circa due
anni fa a Trieste, può vantare requisiti che la
collocano tra le realtà più interessanti tra
quelle sorte sull'onda della richiesta di cultura
brasiliana che da qualche tempo si sta affermando
nel paese.
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CINEMA
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A
Bahia
sbarca il
Neorealismo
di
Dulce Rosa Rocque
Ben
98 film e 121 video-documentari hanno costituito
il ricco programma della "Jornada
internacional de cinema da Bahia", una delle
più importanti rassegne cinematografiche
brasiliane, giunta quest'anno alla ventinovesima
edizione. Dal 4 all'11 settembre a Salvador sono
state presentate le produzioni di 19 paesi e di 17
stati brasiliani sotto il lemma "per un mondo
più umano". Anche quest'anno la Jornada ha
continuato il tradizionale interscambio avvenuto
nelle scorse edizioni tra Brasile e Italia: in
apposite sezioni della rassegna sono stati
riproposti alcuni classici del Neorealismo.
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COMMIATI
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Mario
Lago
onora
il
patto
col tempo
di
Alessandro Andreini
Sono
ormai trascorsi tre mesi dal 30 maggio, quando
circondato dall'affetto della famiglia si è
spento, per complicazioni respiratorie dovute a un
enfisema polmonare, Mário Lago, la cui
definizione non può che essere quella di artista
completo e a 360 gradi. Compositore, attore di
teatro, cinema e televisione, poeta e scrittore,
fu anche attivista politico di sinistra e conobbe
la prigione sia durante il periodo dell'Estado
Novo, sia nel 1964. Fu funzionario pubblico, capo della sezione di statistiche sociali e culturali del Dipartimento di Statistiche dello Stato di Rio de Janeiro.
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LETTURE
BRASILIANE
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Che
tristezza
la
vita familiare
di
Fabrizia Clerici
In
coda ai racconti che compongono "Legami
famigliari", Clarice Lispector ci svela cosa
sia per lei scrivere e come sono nati questi
racconti: "Non mi è facile ricordare come e
perché ho scritto un racconto o un romanzo. Dopo
che essi si separano da me, anch'io mi sottraggo
da loro. Il "legame" famigliare è quasi
sempre qualcosa che ci paralizza, ci impedisce di
crescere e esprimerci, qualcosa che ci fa star
male ma che continuiamo a sopportare come prezzo
inevitabile per avere un posto "sicuro".
Si soffre, leggendo queste storie, perché ci si vede ritratti in esse, si colgono i pericoli insiti in questo nostro modo di vivere e di rapportarci e si esce perdenti, nel riconoscere debolezze simili alle nostre, paure così note: i timori di ferire chi si ama, la fragilità degli equilibri conquistati a fatica, un'immagine di noi sempre da verificare. Questa è la società umana.
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GALLERIA
FOTOGRAFICA
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Alessandra
ispirata
da R e c i f e
Alessandra
Andreini viaggia spesso a Recife, dove tra l'altro
si reca anche per motivi di lavoro. Ecco questa
città, una delle capitali più importanti del
Nordeste brasiliano, vista attraverso l'obbiettivo
della sua macchina fotografica. Inviateci le foto
dei vostri viaggi in Brasile. I servizi più
interessanti saranno pubblicati nel grande Archivio
fotografico
della nostra rivista.
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LISTA
DI DISCUSSIONE |
FOTOCOPERTINA |
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Ana
Maria Rabelo Gomes è
antropologa e ricercatrice. Fotografa le realtà su cui
fa ricerca e ha lavorato in progetti in favelas oltre ad
aver seguito quelli sull'inserimento scolare dei bimbi
nomadi e sulle scuole indigene degli indios del Minas
Gerais. Vive a Belo Horizonte e ha abitato a lungo a
Bologna. La fotocopertina è stata scattata a Tiradentes
in Minas Gerais e ritrae la Chafariz, fontana del 1749. |
ATTUALITA'/ELEZIONI
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Dove
va la sinistra in Brasile
di
Ermes Luppi
Il
prossimo 6 ottobre si svolgeranno le elezioni per
l’Elezione del Presidente della Repubblica. Le
maggiori attenzioni sono rivolte ai candidati alla
presidenza, che attualmente sono quattro: il favorito
Luiz Ignacio Lula da Silva, José Serra, Ciro Gomes,
Anthony Garotinho. I candidati hanno qualcosa in comune:
sono tutti socialdemocratici, al massimo socialisti, con
programmi sociali ambiziosi al di là delle realistiche
possibilità del paese. Ma quello che più impressiona
è che in Brasile sembrerebbe non esista più la destra. |
Fiori
d'arancio...
per
Eliane Oliveira, nostra collaboratrice, che si è sposata
con Andrea e attualmente è in luna di miele a Bali. A
entrambi i più sentiti auguri dalla redazione di
"musibrasil.net"
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MUSIBRASILMUSICA
LA
POLEMICA |
Cronista
chiede, Consolato tace
di
Malandro
L'atmosfera
efficientista che si respira a Milano non
"guarisce" dal mal di burocrazia il
locale Consolato del Brasile. All'incauto cronista
che si avvicina all'istituzione che nel capoluogo
lombardo rappresenta il governo brasiliano viene
di fatto opposto un muro di gomma di mezzi rifiuti
e di giustificazioni pretestuose che gli
impediscono di svolgere il proprio lavoro. E
ciò è ancora più incomprensibile quando
l'obiettivo -dichiarato- del cronista è di
informare i propri lettori sulle attività della
struttura milanese a sostegno dei numerosi
cittadini brasiliani che vivono a Milano e in
Lombardia, oltre che delle iniziative intraprese a
favore dei numerosi appassionati di cultura
brasiliana. |
SPORT |
Arriva
Rivaldo,
il
navigato
di Mauro Mazzacane
Pernambucano
appariscente: in mezzo al campo, al limite
dell’area altrui, dove si inventa, dove il
calcio si fa evoluzione, dove la palla crea il
risultato che olia l’ingranaggio. Esuberante: di
tecnica, di gesti, di arte, nella cadenza e
nell’applicazione. Olivastro, apparentemente
timido: la voce discreta non urla, ma detta.
Eppure parla: e si sente. Tagliente, preciso,
diretto, diplomatico quando serve: navigato. |
I
primi 50 anni
di
Nelson Piquet
di Marina Beccuti
Incredibile,
ma vero: Nelson Piquet, tre volte campione del
mondo, ha compiuto mezzo secolo il 17 agosto
scorso. Nato a Brasilia, ma trasferitosi presto a
Rio De Janeiro, è da tutti considerato un vero
carioca, simpatico e stravagante, intelligente e
all’apparenza svagato. La sua formidabile
carriera è stata in parte oscurata da quella
altrettanta sontuosa di Ayrton Senna, l’odiato
paulista che lo mandò in pensione. |
L'ITALIA
VISTA DAI BRASILIANI |
Scusi,
dove fica il duomo?
(prima
puntata)
di
Luiz Eduardo Florian
Ecco,
finalmente, l'Italia nel mirino. Da dove si
calza un stivale, ovvero, da dove si può
entrare? Da Roma, città eterna… beh, e'
certamente un'entrata alla grande. Subito dentro
a quello che è il simbolo dell'Italia nel mondo
(e qui, rimasi sorpreso nel sapere che la torre
di Pisa non era a Roma). Bando alle ciance,
subito al sodo. Oppure si potrebbe propendere
per il versante misterioso, spinto dal pacchetto
viaggio-nozze-romantico-tutto-compreso,
azzardando Venezia. Quale posto migliore? Subito
in gondola, con il solito cantante (che, chissà
perché, all'estero si vede cantare 'o sole
mio…). Beh, il romantico solitario a Venezia
l'e' dura, con tutta la buona volontà.
Scartata. Napoli e Sicilia erano fuori portata.
Non ero né americano per fingermi paracadutista
in cerca di europei da salvare, né tanto
benestante per potermi permettere di fare la
prima tappa a Capri. | | | |
ARCHIVIO |
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In
visita a Zélia,
vedova
di Amado
di
Eliane Oliveira
Fare
il numero della casa del Rio
Vermelho mi riserva subito una
sorpresa: mi aspettavo la risposta
di una segretaria oppure di un
addetto stampa. Invece al telefono
risponde Zélia Gattai in persona,
vedova del più grande scrittore
brasiliano di sempre, Jorge Amado,
nonché scrittrice lei stessa. In
quei giorni era piuttosto
impegnata, ma quando le spiego che
la mia visita a Salvador sarebbe
stata breve si impegna a fissarmi
un appuntamento per l'intervista.
Come spesso accade a Salvador,
piove a dirotto. Anche sotto il
cielo grigio e le nuvole ricolme
di pioggia, Salvador non è
semplicemente la capitale della
Bahia. E' soprattutto la città
dei libri e delle storie di Jorge
Amado.
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RICORRENZE
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L'Indipendenza
fa
riflettere
di
Ana Paula Torres
Il
7 settembre scorso in Brasile si è
celebrata la sua indipendenza dal
Portogallo. Come tutti gli anni, in molte
città brasiliane è stata organizzata la
sfilata cui hanno partecipato autorità
delle forze armate brasiliane e dei governi.
Viene tuttavia da chiedersi se l´indipendenza
del Brasile sia un fatto realmente avvenuto.
Ci siamo liberati dal Portogallo, ma abbiamo
debiti con il mondo e gli Stati Uniti
insistono nel volerci governare. Ci siamo
inginocchiati nuovamente davanti al Fmi
(Fondo monetario internazionale) per
chiedere più denaro. Ma quando verrà il
giorno che il Brasile possa dirsi veramente
indipendente?
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ATTUALITA'
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Donne
e profumi al
mercato di Belem
di
Clemilde Castro
La
fiera che si svolge giornalmente nel
complesso del Ver-o-Peso, a Belém, dà
lavoro a circa 4.000 persone, fra donne,
uomini e bambini. E’ divisa in vari
settori; al momento sono circa quattordici.
I più importanti sono l’ortofrutta,
pesci, carne, erbe medicinali e piante
profumate. In tutti, la presenza della donna
è molto grande, ma in uno di loro in modo
particolare: quello delle piante profumate.
Dove si vendono radici, foglie, corteccia di
alberi, e quanto la natura produce di
profumato, la donna è presenza
predominante. Sono donne di tutte le età,
di ogni colore e ciascuna con le sue
problematiche. Inizialmente il settore di erbe e “profumi” era costituito da 80 stand adibiti alla vendita, tutti occupati da donne. Con il tempo gli uomini cominciarono a prendere il posto delle mogli.
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CONVERSA
NO QUINTAL
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La
leggenda
del
Guaranà
di
Dulce Rosa Rocque
Il
guaranà è una pianta amazzonica che cresce
spontanea nel nord del Brasile, nel
Venezuela e Colombia. L'etimologia del nome
deriva da wara-nà che in Tupì significa
"albero che si appoggia a un altro
albero". Si tratta di una pianta
robusta che può raggiungere i dieci metri
di altezza e che si sviluppa appoggiandosi
agli alberi vicini, senza pregiudicarne lo
sviluppo. Il guaraná, questa pianta
rampicante della famiglia delle Sapindacee,
il cui nome scientifico è Paulinia Cupania,
ha frutti piccoli, rotondi e rossi che
somigliano a piccole castagne e contengono
semi di colore marrone scuro. Com'era da
immaginare, anche in questo caso gli indios
hanno prodotto una propria storia per
spiegare la "nascita" dell'elisir
della lunga vita. Eccola.
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MERCADINHO
|
Pubblicate
le vostre inserzioni riguardanti
compravendite e scambi nel Mercadinho,
la rubrica che vi
permette anche di conoscere nuovi amici,
come voi appassionati del Brasile. Le inserzioni devono essere
inviate al seguente indirizzo: mercadinho@musibrasil.net
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