La Grande Madre Iemanjá |
Iemanjá,
«madre i cui figli sono pesci» (Yeyé omo ejá) è la regina del mare e
la madre per eccellenza (non per niente è sincretizzata con la Madonna o,
più precisamente, con “Nossa Senhora da Conceição”), dato che come
da sempre è noto, l’acqua è l’origine della vita. Per questo motivo
viene sempre rappresentata con seni enormi, con i quali si dice allatti
tutti i figli, anche quelli non suoi… ed è vero, come abbiamo già
visto nelle schede precedenti. Quando
Olodumaré, dopo aver creato il mondo concesse un dominio ad ognuno degli
orixá, attribuì a Iemanjá la cura della casa di Oxalá (il suo marito
per così dire principale): ovvero l’educazione dei figli e le faccende
domestiche. Vedendosi costretta a lavorare come una schiava mentre gli
altri orixás ricevevano continuamente omaggi e offerte, lei prese a
lamentarsi di tale ingiustizia con il marito, che dopo un po’, subissato
dalle lamentele e non riuscendo più a sopportare la situazione, impazzì.
A quel punto Iemanjá, rendendosi conto di ciò che aveva fatto, preparò
dei medicamenti utilizzando piante e frutti vari, e si mise a curarlo. Lo
fece tanto bene che Oxalá in pochi giorni guarì e, grato, andò da
Olodumaré convincendolo a concedere a Iemanjá il dominio su tutte le
teste. Da quel momento anche a lei fu reso omaggio quanto e più che agli
altri orixás. Considerato quanto si è detto finora, ma anche l'nflusso a dir poco fondamentale che possiede il mare nella vita della gente di Bahia, si può ben intuire la grande importanza che essi attribuiscono alla «Rainha do Mar». E infatti la festa a lei dedicata, che si celebra il 2 febbraio, è la più importante tra le ricorrenze legate al candomblé: in quel giorno una folla innumerevole, composta da bianchi e neri, ricchi e poveri, si riunisce alla Casa do peso, nel quartiere di Rio Vermelho, a São Salvado, recando doni per la grande Mãe das Águas. Con
questi doni, che consistono in cibo, fiori, bamboline, nastri, stoffe,
saponette, pettini, profumi, orecchini, specchietti (perché Iemanjá è
molto vanitosa, anche se non tanto quanto Oxum, naturalmente), assieme a
biglietti recanti le suppliche, vengono riempite ceste di vimini
successivamente caricate su pescherecci, barche e jangadas dai
quali, una volta al largo, vengono gettate in mare: se i doni, invece di
affondare tornano a riva è segno che la dea non li ha graditi, ma questo
non succede mai… e così la festa si conclude sempre gioiosamente tra
canti e danze al ritmo degli atabaques. Le
figlie di Iemanjá hanno uno spiccatissimo senso della famiglia e sono
molto altruiste, protettive, sensibili, ma spesso possono anche diventare
aggressive, soprattutto quando sono chiamate a difendere i propri figli.
Sono spesso un po’ troppo rigide, e in loro è molto forte il senso
della gerarchia. Infine sono molto vanitose, amano il lusso e non
sopportano la solitudine.
Caratteristiche Saluto:
Odó Iyá Dominio:
Mare Axé:
Fertilità, maternità, la testa di tutti gli esseri viventi Sincretizzazione:
Nossa Senhora da Conceição Giorno
della settimana: Sabato Colore:
Argento, azzurro, verde acqua Strumento:
Abebê (specchietto) Animale
sacrificato: Gallina bianca Cibo
(offerta): Mais bianco Minerale:
Acquamarina
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