LA TRIBUNA DI BAIXINHO A San Paolo da Mestre Brasilia
di Luiz Martins de Oliveira
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Questa edizione della “Tribuna” esce
necessariamente in formato ridotto dato che sono
In primo luogo, ho cercato di dare agli studenti italiani una visione più ampia della cultura e delle tradizioni brasiliane, e allo studio della capoeira abbiamo affiancato l’allestimento di spettacoli di altre espressioni artistiche tradizionali: dal makulele (danza coi bastoni tipica del Nordeste) al samba, puxada de rede e frevo, senza ovviamente trascurare l’aspetto musicale con classi di berimbau e pandeiro. Mestre Brasilia ha una lunga esperienza di insegnamento, e nell’allestimento di spettacoli e le sue lezioni sono state davvero interessanti. Alcuni, forse, avrebbero preferito sette giorni di capoeira con lezioni tradizionali, ma la mia intenzione era quella di avvicinare i miei studenti ad altre manifestazioni della cultura brasiliana, che in Italia rimangono ancora semi-sconosciute. Credo che per molti di loro sia stata un’esperienza di grande valore formativo. Anche sotto il profilo dello studio della capoeira l’incontro e lo scambio coi ragazzi di San Paolo è stato di ottimo livello e, sia gli italiani che i brasiliani, hanno avuto modo di vedere nuovi stili ed approcci diversi a questa disciplina meravigliosa. Ancora una volta mi ha sorpreso positivamente osservare come la passione comune per la capoeira riesca a mettere immediatamente in contatto persone che provengono da culture e realtà sociali così lontane come quella italiana e brasiliana. In questi anni in cui assistiamo allo sviluppo autonomo della capoeira in quasi tutti i paesi del mondo, credo che i giovani abbiano trovato un mezzo di comunicazione nuovo per conoscersi al di fuori del proprio paese, un interesse condiviso che stimola la nascita di amicizie e di momenti di incontro. Dal Brasile siamo ripartiti avendo creato e rafforzato legami importanti. Questo forse era il vero esperimento che mi ero riproposto: utilizzare la capoeira ed altri aspetti della cultura brasiliana come veicolo per avvicinare i miei studenti italiani alla realtà quotidiana del Brasile. I risultati che ho visto mi hanno lasciato davvero molto soddisfatto.
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