Le
brasiliane hanno perso. Campionesse per antonomasia di beach volley
mondiale sono state battute a sorpresa nella finale dello Swatch World
Tour Estathè
dalle atlete
cinesi, che hanno sorpreso tutti per la determinazione dimostrata e per
essere riuscite a rimanere concentrate e fisicamente perfette sino al
termine dell’incontro decisivo. L'appuntamento con questo sport
emergente, che richiede grinta e evoca spiagge assolate e climi tropicali,
era fissato a Milano, che notoriamente non è località di mare. Qui è
stata fatta arrivare appositamente sabbia dal lido di Jesolo e le partite
sono state giocate in una
cornice suggestiva e molto metropolitana: davanti all’Arco della Pace, a
due passi dal Castello Sforzesco, nel pieno centro della città meneghina.
Tra le atlete presenti si sono potute ammirare le coppie brasiliane Ana
Paula Connelly e Sandra Pires, Adriana Behar e Shelda
Bruno, tutte campionesse di massimo livello, ma entrambe battute
contro ogni aspettativa.
Le brasiliane avevano inziato bene, vincendo
con Ribeiro e Shaylyn il loro primo incontro, e in seguito
hanno ottenuto la vittoria anche la coppia Fonseca da Silva e Minello.
Le due star Ana Paula e Pires, partite alla grande, sono state invece
battute a sorpresa agli ottavi dalla coppia olandese Kadijk – Leenstra
che hanno spento le speranze di vittoria finale per le due numero uno mondiali.
Rimanevano a tenere alti i colori verde-oro la Behar e la Shelda, battute
invece per 2-1 nel gran finale dalle due straordinarie cinesi Tian Jia –
Wang Fei, rivelatesi la vera sorpresa del torneo. Al
terzo posto si sono classificate le statunitensi Mason – Denocochea che hanno
battuto le olandesi Kadijk – Leenstra. Oltre
25mila spettatori hanno assistito alle partite dal 3 al 7 settembre scorso
e apprezzato le grazie di giocatrici avvenenti e brave atlete, nei loro
succinti costumi di gioco. Chi
invece non era presente ha
potuto seguire la diretta delle ultime fasi del torneo che La7 ha mandato
in onda. Il beach volley, oltre che essere uno sport
sempre più popolare, è anche un avvenimento mondano: non a caso la sera
precedente l’inizio del campionato si è tenuto un party presso una nota
discoteca milanese,
mentre durante le finali un gruppo di percussionisti dell'associazione
Mitoka Samba ha esaltato la torcida, onnipresente dove si esibiscono i
campioni di casa. L’Italia ha mandato in campo una “guest”
d’eccezione: la bella e famosa Maurizia Cacciatori, ex nazionale
italiana di pallavolo, ora migrata all’estero, che ha ottenuto una wild
card alla carriera, non forse gradita a tutti, anche se l'atleta ha
dato ugualmente spettacolo.
L’avvenimento ha avuto
dunque un buon
successo di pubblico, con picchi di tremila spettatori durante gli
incontri di cartello. Giocare direttamente sulle
spiagge
brasiliane ha un altro sapore, ma per quattro giorni anche Milano è
riuscita ad assaporare un’emozione che giunge da lontano, donando
l’illusione di essere ai Tropici anche nel grigiore di una metropoli del
Nord. Di cocente, solo la delusione delle atlete, che abbiamo avvicinato
per una rapida battuta dopo il termine degli incontri. «Abbiamo giocato
male», ammette Ana Paula Connelly, «mentre
invece le altre squadre sono
arrivate più o meno tutte preparate. L’Olanda da qualche anno è cresciuta
in questo sport, e purtroppo non siamo riuscite a imporre il nostro ritmo.
Erano sempre molto vicine a noi, e sono riuscite a chiudere il primo set
per due nostri errori. Nel secondo siamo riamaste indietro per troppo
tempo ed è stato difficile rimontare. Però succede. Quello che conta è
il maggior numero di vittorie nei tornei, e lì per fortuna siamo messe
bene». La delusione nello sport dura poco, perché l'indomani si
ricomincia. Non in Italia, però: «La
settimana prossima abbiamo un’altra tappa in Brasile e domani stesso
lasceremo il vostro paese», annuncia Shelda Bruno lasciando il campo.
L'"esperimento" milanese, organizzato
dalla Gazzetta dello Sport, dalla Federazione internazionale di beach volley e dalla Federazione
italiana pallavolo, con il patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia,
è comunque riuscito. E potete giurare che il beach volley tornerà molto
presto all'ombra della Madonnina.

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