SOCIETA'
Razzismo
in
Brasile
di
Rogerio Diniz Junqueira
La
“democrazia razziale brasiliana” è un mito ancora vivo
e insidioso. In una nazione a cui piace immaginarsi senza
razzismo, il tardivo riconoscimento da parte dello Stato
dell'esistenza di questo problema non è stato ancora
accompagnato da una politica per combatterlo. Recentemente,
nientemeno che il capo supremo della nazione, in un supposto intervento contro il razzismo, ha affermato di
possedere anche lui sangue africano nelle vene. “Ho il
piede in cucina”, ha detto Cardoso, lasciando intendere
chiaramente quale sia, in questa società il “posto del
nero”. |
CINEMA |
Venti
anni senza
Glauber
Rocha
di
Fiorano Rancati
Il
21 agosto 1981 in un ospedale di Rio de Janeiro moriva
Glauber Rocha. Era stato male e ricoverato per gravi
problemi polmonari una diecina di giorni prima a Lisbona e
di lì trasferito in Brasile. La morte del regista chiudeva
drammaticamente un anno di polemiche attorno al suo ultimo
film "A idade da terra". Presentata al Festival di
Venezia del 1980, la pellicola aveva subìto
stroncature e contestazioni, a cui Rocha aveva molto mal
reagito, con veementi accuse a Louis Malle, vincitore con
"Atlantis City" . La scomparsa chiudeva le
polemiche e iniziavano le retrospettive e i riesami critici
dell'opera di un autore che aveva contribuito a segnare
un'epoca del cinema brasiliano e si era imposto
meritatamente in ambito internazionale.
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LETTURE
BRASILIANE |
Effetto
Guimarães
Rosa
di
Fabrizia Clerici Leggere
Guimarães Rosa è per me come prepararmi per un lungo
viaggio e poi andare, senza destinazione precisa. Andare.
Comincio a organizzare la partenza. Solo uno zaino leggero:
un talismano per quando mi perderò, qualche medicina, un
quadernino e una matita, le scarpe più vecchie e comode,
dei regali per i compagni di strada, qualche sacchetto per
raccogliere la sabbia e la terra, e tanto spazio vuoto.
Prendo in mano il libro, e l'avventura comincia. E'
talmente intenso, quasi stordente, che lo maneggio con molta
cautela. I panorami di questo viaggiare sono così tanta
cosa che strada facendo devo fermarmi per poterli assorbire.
Quando credo di aver assimilato tutto, mi accorgo che questi
posti li ho già visti, queste persone già conosciute. E
allora comincia un altro viaggio. Quindi,
sapendo già qual è l'effetto-Guimarães Rosa su di me, mi
sono soprattutto soffermata su un solo racconto "Nessuno,
nessuna".
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LA
FOTO |
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Andrea
Fausto Nardi nasce a Bologna nel 1928. Nel 1950 si
trasferisce a Rio de Janeiro, dove lavora come architetto e
progettista. Per anni
è attivo nel settore dell¹arredamento, a cui affianca una
personale ricerca in pittura. Sue opere vengono selezionate
nei Saloni Nazionali d¹Arte Moderna negli anni 1955, 1957 e
1958. Contemporaneamente si dedica alla fotografia
diventando membro dell’Associazione Brasiliana di Arte
Fotografica) ottenendo diversi riconoscimenti tra cui il 1°premio
al 1° Salone d¹Arte Fotografica dello Stato della
Guanabara (1963) e il 1°premio al 23° Salone
Internazionale d¹Arte Fotografica della Città di S.Paulo
(1964). Nel 1970
ritorna definitivamente in Italia. |
MUSIBRASILMUSICA
Il
Forró, la savana e Parigi:
le
passioni di
Nazaré Pereira
di
Fabio Germinario
Curitiba,
quel
suono dal Sud
di
Daniella Thompson
R
E C E N S I O N I
Ricordo
di Armandinho Neves
di
Nené Ribeiro
Ivan
Vilela: "Suonando la viola
riscopro
le mie radici"
di
Fabio Germinario
Le
più belle canzoni di Vinicius
Traduzioni
con testo a fronte
DUE
RACCONTI |
Martedì
grasso di
Caio Fernando Abreu
traduz.
di Bruno Persico D’un
tratto cominciò a ballare elegante e leggiadro,
avanzando verso di me. Mi guardò fisso negli occhi,
una ruga tesa tra le sopracciglia e un accenno di
sorriso per chiedere il mio assenso. Feci un cenno
col capo, anch’io quasi sorridendo, la bocca
impiastrata di tanta birra tiepida, vodka con
coca-cola, whisky, gusti che neanch’io
riuscivo a distinguere dai tanti bicchieri passati di mano in mano. |
Vernissage
di
Julio Monteiro Martins
Da
otto ore io e Marina ci davamo il cambio al volante
della macchina, quando finalmente arrivammo in città.
Viaggiavamo attraverso uno degli stati più poveri
del paese, ma credevamo che nella capitale avremmo
trovato alberghi migliori e qualche confort. Eravamo
ormai esausti per le lunghe distanze che da tanti
giorni andavamo percorrendo. Riempimmo il serbatoio
della macchina prima della chiusura dei benzinai e
cercammo un ristorante. |
LE
VOSTRE IMMAGINI DEL BRASILE |
L'Amazzonia
di "Giko" Vailati
(f.ger.)
Da
questo numero prende il via una nuova rubrica
dedicata alle fotografie che i nostri lettori hanno
scattato in Brasile. Come è noto, in alcuni casi
un'immagine può raccontare più di qualsiasi
minuziosa descrizione scritta. E noi siamo certi che
tra le vostre foto non vi siano soltanto
tradizionali tramonti e "cartoline" -
fatto salvo il loro indiscusso valore illustrativo -
ma anche immagini che aiutino a decifrare la
complessa realtà brasiliana. Le fotografie più
significative che ci invierete (l'indirizzo
è: foto@musibrasil.net)
saranno pubblicate in questa "personale"
che tutti i visitatori del nostro sito potranno
ammirare. Ma l'apertura di questa galleria fa parte
di un progetto più ambizioso: creare un grande
data-base fotografico sul Brasile che potrà essere
utile a chiunque voglia documentarsi prima di un
viaggio, o per semplice interesse personale.
L'indirizzo dell'archivio fotografico di Musibrasil.net
è già in fase di allestimento, e dopo l'invio
delle vostre prime foto sarà reso accessibile da
questo stesso sito. La
galleria di questo numero è dedicata ad alcune
immagini del Parà - stato della regione amazzonica
- scattate da Giancarlo "Giko" Vailati,
già nostro apprezzato collaboratore, il quale
curerà anche la gestione del data-base
fotografico.
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La
prima notte
degli
Indios
di
Dulce Rosa Rocque
Secondo
gli indios, quando la Terra è apparsa nel
firmamento la notte ancora
non esisteva. Era sempre giorno, e per loro le
tenebre dormivano sul fondo del Rio Amazonas. Stando
così le cose, nessuno dormiva, ed erano già tutti
stanchi di tutto quel chiarore che non finiva mai.
Non sapevano quando era ora di dormire o di
svegliarsi. Sapevano, però, di qualcuno che teneva
ben nascosta la notte in un posto in fondo al fiume. |
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CRONACA |
Frei
Betto a Siena:
I poveri
aumentano
di
Gianluca Notarianni
Negli
ultimi 10 anni l'apertura incontrollata al mercato in
Brasile sta facendo aumentare in maniera esponenziale le
differenze tra ricchi e poveri, e tutto ciò si traduce
in una crescita della violenza. Questo, in sintesi, il
giudizio sulla situazione brasiliana attuale di Frei Betto,
il quale in un incontro tenuto presso l'università di
Siena ha indicato nella crescita del latifondo, nella
costruzione di dighe e negli alti tassi di interesse
bancario i fattori che negli ultimi 40 anni hanno
contribuito all'aumento di questo triste fenomeno. |
SOLIDARIETA' |
L'infanzia
negata
dei
meninos de rua
Intervista a don Renato Chiera
a
cura di
Laura Rebecchi
Don
Renato Chiera è un prete di Mondovì che da anni opera in
Brasile, a Rio de Janeiro,
nella Baixada Fluminense, uno dei quartieri più poveri e
pericolosi del Brasile. Ha iniziato ospitando i bambini di
strada in casa sua, per poi fondare la “Casa
do Menor”, che oggi accoglie circa 1200 bambini, ventidue
comunità, tre asili, otto scuole, sedici officine
professionali, otto case famiglia, tre mini ambulatori e sei
case di passaggio. Ogni giorno vive e lotta accanto ai
bambini di strada, mettendo a rischio la sua vita pur di
difenderli dagli squadroni della morte e dar loro un futuro. |
SPORT |
Adriano
un sogno
chiamato
Italia
intervista di Marina
Beccuti Leite
Ribeiro Adriano, più conosciuto semplicemente come Adriano,
è giunto in Italia in punta di piedi, ma con la
consapevolezza di aver già raggiunto un traguardo
prestigioso. Anzi due: indossare la maglia dell’Inter, e
giocare a fianco di quel fenomeno sfortunato di Ronaldo. |
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