CAPOEIRA |
IL
BRASILE IN ITALIA
Capoeira
in Italy,
boom
di scuole
di
Fabio Germinario
La capoeira ha fatto boom. Approdata in sordina in Italia a metà Anni '80 e dopo aver vegetato all'ombra di caritatevoli centri sociali e associazioni filo-brasiliane, l'arte marziale che mescola danza e lotta è ormai una realtà molto diffusa: corsi di capoeira "Regional" -la più praticata in Brasile- e di "Angola" -di provenienza africana- sorgono come funghi presso scuole, palestre, fitness-club e apposite sedi che si riproducono come succursali in numerose città.
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CINEMA
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Intrighi
e misteri tra
i vecchi dischi
di
Gianluca Notarianni
ETra i film che hanno riscosso più successo di pubblico e di critica al Festival del cinema di Gramado (la più importante rassegna di cinema brasiliano, ndr.) vi è "Durval Discos", diretto dall'esordiente Anna Muylaert, scritto dalla stessa regista nel 1996, in uscita l'11 ottobre nelle sale brasiliane e che sarà presentato in novembre al prossimo "Torino Film Festival". Ispirato dai vecchi negozi di dischi in vinile del quartiere Pinheiros di San Paolo, il film è ambientato in uno di essi e può considerarsi un omaggio alla musica popolare brasiliana degli Anni '70.
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CINEMA
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L'ultimo
mondo
di
Buscapé
di
Alessio Slossel
"Se
correr o bicho pega, se ficar o bicho come”. Se corri la bestia ti prende, se resti la bestia ti mangia. In altre parole: non c’è via di scampo. Questo modo di dire molto comune in Brasile è senz’altro la principale chiave di lettura del film "Cidade de Deus", co-diretto dal pubblicitario paulista Fernando Meirelles insieme alla regista Katia Lund,
profonda conoscitrice del mondo delle favelas. Il film è un collage di personaggi ed eventi il cui filo conduttore è dato dalla storia personale e dai racconti di Buscapé, un bambino che diventa adulto coltivando la passione per la fotografia e il desiderio di vivere la propria vita al di fuori del clima di violenza e miseria che permea la quotidianità della favela.
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LETTURE
BRASILIANE
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Utopia
selvaggia
e
identità perduta
di
Fabrizia Clerici
Con "Utopia Selvaggia", lo scrittore brasiliano Darcy Ribeiro ci consegna
un libro tanto profondo quanto dissacratore. In una sovrapposizione di storie e di punti di vista, di realtà e fantasia, di raffinata intelligenza e volgarità, lo scrittore si inoltra alla ricerca del vero Brasile. Ma partiamo dai fatti. Il negro Pitum, tenente dell'Esercito, si trova misteriosamente catapultato dal campo di battaglia nel regno delle Amazzoni, ove adempie alla sua funzione di unico procreatore, tra le angosce di venir ucciso e mangiato e l'incomprensione delle regole di questo incredibile microcosmo muliebre.
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TELEVISIONE
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Terra
Nostra
2
fa
flop in Brasile
di
Ana Paula Torres
Il 27 settembre scorso Rete 4 ha trasmesso l'attesa prima puntata della telenovela "Esperança", maxi produzione italo-brasiliana costata il corrispettivo di trenta miliardi di lire, che in Italia ha preso il nome di "Terra Nostra 2 - La Speranza". Rete Globo aveva iniziato a irradiarla il 17 giugno in Brasile, dove il successo è stato tuttavia inferiore a quello auspicato dalla tv
brasiliana. Globo aveva infatti puntato molto sul seriale, costato in Brasile circa 90mila reais a
puntata, ma è stata costretta ad apportare alcune
modifiche per aumentare l'ascolto.
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LISTA
DI DISCUSSIONE |
FOTOCOPERTINA |
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Elza Lima, fotografa paraense, ha vinto il premio
"Marc Ferrez" di Funarte e ha creato un archivio fotografico delle manifestazioni culturali in Amazzonia per la fondazione culturale "Tancredo Neves",
con immagini delle comunità indigene della regione. La fotocopertina a lei dedicata si intitola "Rio Trombetas" ed è stata scattata in Amazzonia nel 1998. |
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AI
LETTORI
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MUSIBRASILMUSICA
SPORT |
Calcio,
grandi
squadre in crisi
di Mauro Mazzacane
Ammalati, caotici, svuotati. Peggio: collassati. Economicamente e pure sul campo. Il blasone non abita più le stanze del potere. La storia non fa presente. Il pédigrée antico non intimorisce come ieri. L’affetto smisurato della torcida non basta più. O futebol sta cambiando. Il campionato brasiliano è cambiato. I club popolarmente più rappresentati –o, almeno, molti tra questi- sono sfatti, disuniti. Arrancano, temono. Il rampantismo insolente della provincia sovverte, avvelena, oscura. Chi dettava legge e risultati, ora soffre, insegue: accade a Rio, palesemente. E, più sommessamente, anche a São Paulo, Porto Alegre. Società allarmate, squadre insicure: franano sulle proprie miserie, inciampano tra le scorie di quello che è stato, pagano errori e difficoltà. |
Darwin
Pastorin
"salva"
Scolari
di Marina Beccuti
Del Brasile ha conservato un leggero accento che gli conferisce un particolare fascino latino. Ma soprattutto possiede l'istinto del poeta, quasi più sudamericano che brasiliano purosangue, che lo pone vicino per stile a uno dei suoi idoli della scrittura, l'argentino Osvaldo Soriano. Darwin Pastorin, svelato chi è il nostro personaggio, direttore sportivo di "Stream", ha anche nel sangue quel Dna che contraddistingue un brasiliano dal resto del pianeta: il futebol. I libri che ha scritto sono sempre ispirati da grandi e piccole storie che escono dai campi di uno stadio, come "Le partite non finiscono mai" e "Tempi Supplementari", entrambi editi da Feltrinelli. A dicembre, per Mondadori, uscirà "Lettera a mio figlio sul calcio". |
L'ITALIA VISTA DA UN BRASILIANO |
Scusi,
dove fica il duomo? (seconda
puntata)
di Luiz Eduardo Florian Il viaggio prevedeva la tratta Lisbona – Barcellona, e da lì Firenze.
A Barcellona avrei potuto finalmente utilizzare il magnifico Inter Rail. Con qualche perplessità. Infatti non lo si può usare nella nazione dove lo si acquista. Come dire: se vuoi viaggiare a prezzo scontato, fallo in casa d’altri. Nemmeno tanto scontato, a guardare bene. Comunque, una figata. E risolve parecchi problemi di pernottamento… Ma è in Francia dove si capisce fino in fondo la differenza tra un passaporto comunitario e uno "extra-comunitario". Oh, logicamente, svizzeri, australiani e americani non sono considerati extra-comunitari. A dire il vero, anche canadesi e neo-zelandesi sembrano essere immuni a questa
“malattia”.
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Lula
a un passo
dalla
vittoria
di José Luiz Del
Roio
Il metallurgico Luiz Inácio Lula da Silva compiva i suoi 57 anni alla vigilia delle elezioni generali politiche svoltesi domenica 6 ottobre. E per l’occasione ha ricevuto come regalo la spada della Rivoluzione Bolivariana, inviatagli dal presidente Hugo Chaves del Venezuela. Con gli auguri che i destini dei popoli del Venezuela e del Brasile possano intrecciarsi ed unirsi molto di più. Questo gesto simbolizza la profonda possibilità di trasformazioni reali che sta per realizzarsi nell’America del Sud. | |
ELEZIONI / 2 |
Il
potere
parallelo
che
allarma
Rio
di
Alessio Slossel
Alle sei del mattino dell’ultimo lunedì di campagna elettorale ha avuto inizio qualcosa che gli abitanti di questa città ricorderanno a lungo. Negozi, scuole, distributori di benzina, uffici postali e sportelli bancari chiusi in più di cinquanta quartieri e in vari comuni limitrofi quali Niteroi e São Gonçalo. Centinaia di autobus bloccati nei depositi e tredicimila poliziotti di pattuglia per le strade semi deserte, totalmente impotenti di fronte alla paralisi produttiva. Non si è trattato di uno sciopero generale o di un principio di sommossa popolare ma, semplicemente, dell’esecuzione di un ordine impartito da alcuni trafficanti di droga detenuti nelle celle della sede dei reparti scelti della polizia militare. |
COSTUME |
Tutto
il Brasile
all'Aparecida
di
Ana Paula Torres
Vi sono stati principi e principesse, presidenti, personalità di ogni ambito, persino il papa. E ogni cattolico osservante brasiliano sogna di potervisi recare almeno una volta nella sua vita. Stiamo parlando del santuario nazionale dell'Aparecida, quell'immenso chiesone che non si può fare a meno di notare transitando sulla Dutra, a circa un'ora di distanza da San Paolo. La basilica riceve eserciti di pellegrini, circa 70mila ogni anno, provenienti un po' da tutte le parti del Brasile, ma è proprio in ottobre che il flusso si intensifica perché il giorno 12 è la giornata dell'Aparecida, patrona del Brasile, e nel paese è festa nazionale. |
STORIA |
Italiani
in Brasile,
popolo
in movimento
di
Silvia Zingaropoli
Tra i primi italiani a toccare il suolo brasiliano, il più celebre è senz'altro il grande navigatore e cosmografo Amerigo Vespucci che, come tutti sanno, fu il primo ad intuire ed a far sua la convinzione che la lunghissima costa fino ad allora esplorata, non apparteneva all'Asia, bensì ad un "Nuovo Mondo". Fu per questo motivo che, a sua insaputa, l'insieme di terre da lui descritte, venne chiamato per la prima volta "America" dal cartografo tedesco Martin Waldseemuller nel 1507. |
ARTE / MOSTRE |
I
mille volti
del
Brasile
di
Fabrizia Clerici
Sedici artisti sudamericani hanno esposto dal 18 settembre all'11 ottobre scorsi allo Spazio Montenero di Milano in una mostra dal titolo "Dalla parte del colore". Sono i vincitori del 1° Premio Maimeri Latino Americano, promosso dalla Fondazione Maimeri. Il primo classificato nella categoria disegno è il brasiliano Sandro Henrique Silveira, che espone "Olhar perdido de CDA", "Identidades 2/3" e "Identidades nacionais", un insieme di volti disposti con precisa geometria, con colori e posizioni che ne richiamano gli stati d'animo.
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